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Tassazione lavoro svolto in Italia da italiano iscritto AIRE

Sono un italiano residente in Thailandia, iscritto da anni all AIRE (Anagrafe Italiani Residenti Estero) e che ha lavorato precedentemente in Italia nel campo dell'informatica come libero professionista.

Ora mi trovo con la possibilita' di collaborare con una azienda informatica italiana che mi affiderebbe un lavoro eseguibile da computer e quindi direttamente da casa qui in Bangkok.

Premetto che opterei per praticita', al pagamento diretto delle ritenute fiscali fatto da parte dell'azienda italiana senza utilizzare la Convenzione Bilaterale contro le Doppie Imposizioni che mi pare esista anche tra Thailandia ed Italia e che potrebbe permettermi di pagare le tasse qui al governo Thai e poi notificare i pagamenti allo Stato Italiano.

Per la mia retribuzione l'azienda, dietro mia nota spese, provvederebbe a versarmi un importo sul quale verrebbe applicata e versata dalla stessa al fisco una ritenuta del 30% in base all’art.25 c.2 del DPR 600/73.

Leggendo in rete pero' non si capisce se oltre a questa ritenuta vadano anche versati altri contributi o meglio l'azienda debba applicare anche altre ritenute come ad esempio quella relativa al pagamento ritenute INPS anche se io non sono piu' iscritto all'Inps da quando ho cessato la mia attivita' ormai parecchi anni fa.

Premesso che non ho altri redditi o proprieta' in Italia, il mio quesito e' quindi sapere quali ritenute l'azienda dovrebbe applicare per essere in regola con il fisco e se la ritenuta del 30% e' definitiva o solo parte di quanto dovuto al fisco italiano pur essendo io, residente qui in Thailandia.
Grazie

Edgar from Bangkok
 
Se la prestazione è inquadrabile tra quelle di lavoro autonomo, poiché effettivamente la prestazione è svolta in Thailandia, ho dei dubbi riguardo all'applicabilità a tale fattispecie dell'art. 25 c. 2 del DPR 600/73 laddove viene stabilito che sono escluse dall'applicazione della ritenuta del 30% le prestazioni di lavoro autonomo effettuate all'estero.
Saluti.
 
............del 30% le prestazioni di lavoro autonomo effettuate all'estero.
Saluti.

Il problema che qui secondo me si tratta di prestazioni non all'estero ma dall ESTERO ossia dall'estero ma per azienda italiana in italia

Ad esempio ho trovato in rete ....
,,,
La circolare INPS n. 164/2004 ha precisato che per i collaboratori che prestano la loro opera in Italia pur non essendo residenti nel nostro territorio, vanno versati i contributi alla Gestione Separata.

Si noti come la circolare dice ,,,,,, i collaboratori che prestano la loro opera in Italia pur non essendo residenti nel nostro territorio ............. quindi come detto nel precedente post ... ..... collaborare con una azienda informatica italiana che mi affiderebbe un lavoro eseguibile da computer e quindi direttamente da casa qui in Bangkok. ... mi pare equivalga a ...... prestare opera in Italia pur non essendo residenti fisicamente in Italia.

a meno che prestare opera in italia si intenda quando uno ci sta' fisicamente e non via telematica ma rimmarebe sempre il fatto che si lavora per azienda Italiana .Mi pare uan distinzione molto sottile ....

anche perche' la circolare spiega
.............
sono dunque imponibili ai fini contributivi se
จ la prestazione e' svolta in Italia o, comunque,
จ se il committente e' italiano..............

Quindi e indubbio che il commitente nel mio caso e' italiano.

Bisognerebbe che rispondesse al post l'INPS e l'Agenzia delel entrate ma dubito che cio' possa avvenire.... :)


Saluti

Edgar
 
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