L
Luigi
Ospite
<HTML>ho ricevuto dal mio istituto di credito addebiti per diversi milioni, ralativi alla imposta 12,50% sui guadagni di borsa avvenuti nei primi mesi del 2000. Tuttavia ho subito pesanti perdite a partire dal marzo del corrente anno. Mi pare che la regola sia che per quanto riguarda le plusvalenze, la Banca, come sostituto di imposta, trattiene immediatamente il 12,50%. Se però subisco una minusvalenza appena IL GIORNO DOPO non posso "compensare". se non per i guadagni nel successivo quadriennio. Questo non mi pare giusto. Perchè le operazioni non debbono compensarsi nell'ambito dell'anno solare, come possono fare, ad es., le società?
Si può ipotizzare un ricorso alla Commissione tributaria per richiedere la dichiarazione di incostituzionalità della norma?
E poi.
Tale istituto bancario mi ha addebitato tali imposta, per circa 20m, a distanza di quasi otto mesi!!!!!! Ora dato che effettuavo numerosissime operazioni mi sono trovato 'scoperto' per circa 8mesi.
A mio avviso la Banca non si è comportata correttamente. Avrebbe dovuto, essendo in regime amministrato, effettuare le operazioni di addebito IMMEDIATAMENTE E NON DOPO 8 MESI. Intendo contestare questo comportamento. Che ne pensate?
Grazie. Luigi</HTML>
Si può ipotizzare un ricorso alla Commissione tributaria per richiedere la dichiarazione di incostituzionalità della norma?
E poi.
Tale istituto bancario mi ha addebitato tali imposta, per circa 20m, a distanza di quasi otto mesi!!!!!! Ora dato che effettuavo numerosissime operazioni mi sono trovato 'scoperto' per circa 8mesi.
A mio avviso la Banca non si è comportata correttamente. Avrebbe dovuto, essendo in regime amministrato, effettuare le operazioni di addebito IMMEDIATAMENTE E NON DOPO 8 MESI. Intendo contestare questo comportamento. Che ne pensate?
Grazie. Luigi</HTML>