nell'anno 2006, uno studente beneficiava di pensione di reversibilità categoria SO-ART, per l'importo minimo (mi pare 5555 euro l'anno) quinti interamente compreso nelle detrazioni per pensione: lo studente in pratica pagava 0 di IRPEF.
Le rate della pensione furono tutte pagate dall'inps, tranne novembre dicembre e tredicesima (per circa 1282 euro) perchè l'inps sospese la pensione sostenendo che lo studente non aveva fornito il certificato di iscrizione al nuovo anno accademico.
Lo studente però non poteva fornire tale certificato perchè NON POTEVA ISCRIVERSI al nuovo anno accademico: egli infatti si laureò a metà dicembre 2006 e pertanto l'iscrizione alla nuova laurea (specialistica) avvenne solo dopo il termine della precedente laurea e cioè il 15 dicembre 2006 (la legge vieta infatti di essere iscritto contemporaneamente a 2 corsi di laurea). In tale data lo studente presentò quindi il certificato all'inps.
Nei primi mesi del 2007, ottenuto il certificato, l'inps riattivò la pensione e pagò gli arretrati di novembre dicembre e tredicesima 2006, che però vennero sottoposti a tassazione separata, per euro 295 circa.
Lo studente fece presente all'inps che tale tassazione NON era dovuta, in quanto
L'inps diede ragione allo studente, riaccreditanto nel 2007 le 295 euro trattenure.
Ora, a novembre 2010, lo studente riceve una lettera dall'agenzia delle entrate, che sostiene di aver fatto il conteggio conclusivo e che pretende il pagamento entro 30 giorni di quelle famose 295 euro, sostenendo che per il 2007 lo studente aveva percepito un'arretrato di 1282 euro ma non aveva pagato l'IRPEF
Ora, vi chiedo?
Le rate della pensione furono tutte pagate dall'inps, tranne novembre dicembre e tredicesima (per circa 1282 euro) perchè l'inps sospese la pensione sostenendo che lo studente non aveva fornito il certificato di iscrizione al nuovo anno accademico.
Lo studente però non poteva fornire tale certificato perchè NON POTEVA ISCRIVERSI al nuovo anno accademico: egli infatti si laureò a metà dicembre 2006 e pertanto l'iscrizione alla nuova laurea (specialistica) avvenne solo dopo il termine della precedente laurea e cioè il 15 dicembre 2006 (la legge vieta infatti di essere iscritto contemporaneamente a 2 corsi di laurea). In tale data lo studente presentò quindi il certificato all'inps.
Nei primi mesi del 2007, ottenuto il certificato, l'inps riattivò la pensione e pagò gli arretrati di novembre dicembre e tredicesima 2006, che però vennero sottoposti a tassazione separata, per euro 295 circa.
Lo studente fece presente all'inps che tale tassazione NON era dovuta, in quanto
- l'inps aveva erroneamente sospeso la pesnione, pretendendo un certificato che era inpossibile da produrre, pertanto era colpa sua se si era erroneamente generato un arretrato
- l'aliquota media che l'agenzia delle entrate determina in base alle dichiarazioni dei due anni precedenti (quindi 2006 e 2005) è 0%
- in ogni caso, è sempre e comunque più vantaggiosa l'applicazione della tassazione ordinaria dell'anno 2006 (come se le somme fossero state effettivamente pagate nei mesi di competenza) che portavano ad un IRPEF 2006 pari a 0
L'inps diede ragione allo studente, riaccreditanto nel 2007 le 295 euro trattenure.
Ora, a novembre 2010, lo studente riceve una lettera dall'agenzia delle entrate, che sostiene di aver fatto il conteggio conclusivo e che pretende il pagamento entro 30 giorni di quelle famose 295 euro, sostenendo che per il 2007 lo studente aveva percepito un'arretrato di 1282 euro ma non aveva pagato l'IRPEF
Ora, vi chiedo?
- Se l'inps gli già dato ragione allo studente, riaccreditando la somma erroneamente trattenuta, può l'agenzia delle entrate tornare sullo stesso problema? Non si parlano i due enti?
- a chi si deve rivolgere lo studende per far valere i propri diritti? All'agenzia o all'inps? e quali documenti deve presentare?
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