Scrivo qui perché mi sembra che la sezione sia quella giusta
Lo scorso anno abbiamo fatto dei lavori di ristrutturazione della casa sperando di avere il rimborso del 50% delle spese. Solo che recandoci all’agenzia delle entrate per la compilazione del 730 abbiamo scoperto che dobbiamo fornire gli estremi di registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito, essendo noi i detentori e non i proprietari, come condizione per fruire della detrazione. Abbiamo in compenso una comunicazione di cessione di fabbricato (quello per l’antimafia) che risale al luglio 1996 dove mia madre è il cedente e io il cessionario che è stato firmato e timbrato dalla polizia municipale, ma non è quello che chiede l’agenzia delle entrate. Mio padre dice che il contratto c'è da qualche parte, stiamo cercando in tutta la casa e speriamo che l’accordo scritto si ritrovi; in caso contrario, visto che mia madre non è più in grado di firmare un contratto e che mio padre è diventato amministratore di sostegno, ma un amministratore di sostegno ha bisogno dell’ok del giudice per firmare qualsiasi atto in vece dell’amministrato, le opzioni possono essere:
1 Chiedere al giudice una delega per mio affinché possa firmare un contratto che certifichi la volontà di mia madre nel 1996 di darmi la casa in comodato d’uso, ma è molto difficile che un giudice dia una delega su una volontà così lontana nel tempo e che poi tocca aspetti dell’eredità e coinvolge quindi fratelli e cugini.
2 Puntare sul fatto che la volontà di mia madre è chiara perché abbiamo una comunicazione di cessione di fabbricato che risale al luglio 1996 dove mia madre è il cedente e io il cessionario che è stato firmato e timbrato dalla polizia municipale (anche se non è quello richiesto). Quindi se l’agenzia delle entrate rompe, noi possiamo dimostrare che io sono a tutti gli effetti il detentore del diritto d’uso gratuito e che quindi ho diritto alla detrazione di imposta.
Attendo risposta
Grazie
Lo scorso anno abbiamo fatto dei lavori di ristrutturazione della casa sperando di avere il rimborso del 50% delle spese. Solo che recandoci all’agenzia delle entrate per la compilazione del 730 abbiamo scoperto che dobbiamo fornire gli estremi di registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito, essendo noi i detentori e non i proprietari, come condizione per fruire della detrazione. Abbiamo in compenso una comunicazione di cessione di fabbricato (quello per l’antimafia) che risale al luglio 1996 dove mia madre è il cedente e io il cessionario che è stato firmato e timbrato dalla polizia municipale, ma non è quello che chiede l’agenzia delle entrate. Mio padre dice che il contratto c'è da qualche parte, stiamo cercando in tutta la casa e speriamo che l’accordo scritto si ritrovi; in caso contrario, visto che mia madre non è più in grado di firmare un contratto e che mio padre è diventato amministratore di sostegno, ma un amministratore di sostegno ha bisogno dell’ok del giudice per firmare qualsiasi atto in vece dell’amministrato, le opzioni possono essere:
1 Chiedere al giudice una delega per mio affinché possa firmare un contratto che certifichi la volontà di mia madre nel 1996 di darmi la casa in comodato d’uso, ma è molto difficile che un giudice dia una delega su una volontà così lontana nel tempo e che poi tocca aspetti dell’eredità e coinvolge quindi fratelli e cugini.
2 Puntare sul fatto che la volontà di mia madre è chiara perché abbiamo una comunicazione di cessione di fabbricato che risale al luglio 1996 dove mia madre è il cedente e io il cessionario che è stato firmato e timbrato dalla polizia municipale (anche se non è quello richiesto). Quindi se l’agenzia delle entrate rompe, noi possiamo dimostrare che io sono a tutti gli effetti il detentore del diritto d’uso gratuito e che quindi ho diritto alla detrazione di imposta.
Attendo risposta
Grazie