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tabaccai e vendita ricariche telefoniche: nuovi adempimenti ?

stefanopn

Utente
scusate, incollo un po' di roba:
secondo voi ci son realmente nuovi adempimenti per il tabaccaio che vende ricariche telefoniche?
cosa deve fare?
come ?
Grazie, ciao, Stefano


FINANZIARIA 2008 COMMA 158-159
Nuova disciplina ai fini IVA per le prestazioni dei gestori di telefoni posti a disposizione del pubblico, nonché per la vendita di qualsiasi mezzo tecnico, ivi compresa la fornitura di codici di accesso, per fruire dei servizi di telecomunicazione, fissa o mobile. Introdotte nuove sanzioni e la possibilità di chiusura dell'esercizio in caso di tre violazioni.
DECORRENZA DAL 1-gen-08


TELEFISCO 2008 – Per i servizi di telefonia cessioni sempre certificate

I commi 158 e 159 dell'articolo 1 della Legge Finanziaria 2008, modificano l'articolo 74, comma 1, lettera d) del Testo Unico Iva; la variazione consiste nell'estensione del regime monofase relativo alla telefonia e nell'introduzione di un obbligo secondo il quale sarà necessario identificare il soggetto che ha assolto l'imposta a monte. L'acquirente di ricariche telefoniche dovrà dichiarare al momento dell'acquisto in che veste compie l'acquisto; in caso contrario vi è la possibilità di veder irrogate sanzioni sia nei confronti del cedente che del cessionario.


Servizi telefonia, vincoli pesanti
Benedetto Santacroce, Per i servizi di telefonia cessione sempre certificate. in Il Sole-24 Ore, 30/01/2008, pag. 5

Vincoli pesanti per la cessione servizi di telefonia. Nel passaggio di
qualsiasi mezzo tecnico effettuata, anche tramite il canale telematico, nei
confronti di imprese o professionisti, chi vende deve rilasciare un
certificato relativo al soggetto che ha assolto l'Iva in regime monofase. La
mancanza di questa certificazione fa scattare sia per il cedente e per
l'acquirente una sanzione pari al 20% del corrispettivo dell'acquisto.
Questa rigorosa posizione, sostenuta dall'agenzia delle Entrate in occasione
di Telefisco 2008, produce effetti immediati. Ci si chiedeva, però, se la
necessità certificazione dovesse essere estesa alle cessioni effettuate nei
confronti di tutti gli acquirenti o se fosse operante solo per quelle poste
in essere nei confronti di coloro che acquistano tali mezzi per la rivendita
del nonno anche nelle cessioni ai fornitori finali del servizio. L'Agenzia è
schierata per una generalizzata applicazione dell'obbligo. Quindi la
cessione di una ricarica telefonica da parte un rivenditore a interessa o fa
un professionista deve necessariamente avvenire con il rilascio di una
certificazione sull'identità dell'operatore che ha versato Iva a monte, non
essendo sufficiente in questa dimensione appaia stampigliata sul supporto
fisico per veicolare il servizio.


Servizi di telecomunicazione, Statuto favorevole
Benedetto Santacroce, Statuto utile alle prepagate, in Il Sole-24 Ore, 5/02/2008, pag. 32

L'obbligo Iva che ha investito la catena di distribuzione e di rivendita dei
mezzi tecnici compresi la fornitura di codici di accesso, per fruire dei
servizi di telecomunicazioni è formalmente operativo dal 1° gennaio 2008. La
decorrenza che rende, ad esempio, fuori legge tutte le carte prepagate
attualmente in circolazione che non contengono la denominazione e la partita
Iva del soggetto che ha pagato l'imposta con il regime monofase si dovrebbe,
però, ritenere sospesa fino al 1° marzo prossimo. La sospensione si può
motivare con la previsione dell'articolo 3, comma 2, dello Statuto del
contribuente. Lo Statuto espressamente statuisce che in ogni caso, le
disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei
contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo
giorno dalla data della loro entrata in vigore. Secondo questa disposizione,
sia i cedenti che i cessionari dei mezzi tecnici possono avere un minimo
sollievo.


Telefisco, le risposte dell'Agenzia Servizi di telefonia solo "doc"
(DA FISCOOGGI 2.2.2008)
Per tutte le cessioni di mezzi tecnici verso imprenditori e professionisti
vanno certificate denominazione e partita Iva di chi ha assolto l'imposta

L'articolo 1, commi 158 e 159, della legge finanziaria per il 2008, al fine di contrastare le frodi Iva, interviene nel settore dei servizi di telefonia ampliando il regime monofase dell'imposta. In particolare, il comma 158 modifica l'articolo 74, comma 1, lettera d), del Dpr 633/1972, stabilendo che, al fine di consentire la tracciabilità delle cessioni attraverso le quali i mezzi tecnici giungono all'utente finale, "per tutte le vendite dei mezzi tecnici nei confronti dei soggetti che agiscono nell'esercizio di imprese, arti o professioni, anche successive alla prima cessione, i cedenti rilasciano un documento in cui devono essere indicate anche la denominazione e la partita Iva del soggetto passivo che ha assolto l'imposta. La medesima indicazione deve essere riportata anche sull'eventuale supporto fisico, atto a veicolare il mezzo tecnico, predisposto direttamente o tramite terzi dal soggetto che realizza o commercializza gli stessi".

La norma, riferendosi a ogni genere di vendita di mezzi tecnici, comprende anche la fornitura di codici di accesso per fruire dei servizi di telecomunicazione, fissa o mobile, e di telematica e conferma che il cedente è tenuto a rilasciare al cessionario un documento in cui siano indicate anche la denominazione e la partita Iva del soggetto passivo che ha assolto "a monte" l'imposta.

L'interpretazione letterale spinge a ricondurre nell'alveo della disposizione "tutte le vendite" dei mezzi tecnici effettuate "nei confronti dei soggetti che agiscono nell'esercizio di arti, imprese o professioni", mentre, in ossequio alla ratio del legislatore, è da ritenersi che l'obbligo sussista in capo al cedente per tutte le cessioni dei mezzi tecnici effettuate nei confronti di qualunque soggetto Iva.

L'indicazione della denominazione e della partita Iva del soggetto passivo che ha assolto l'imposta è obbligatorio anche per le cessioni di mezzi tecnici effettuate esclusivamente in via telematica, mediante l'utilizzo di un documento che può avere anche le caratteristiche previste dal decreto ministeriale 23 gennaio 2004.

Antonina Giordano

Regime IVA dei Servizi di Telecomunicazione
LEGGE FINANZIARIA 2008 (Legge 24 Dicembre 2007, n. 244)
Art 1, commi 158 e 159
 
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