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danilo

Ospite
e' vero che nella finanziaria 2004 e' stato
aumentato ad un anno di tempo per la presentazione della
dichiarazione di sucessione per le persone decedute dopo il 26 maggio 2003?
 
dal Sole 24 ore di 04/01/04

Tempi più lunghi per gli adempimenti legati alla successione. Si amplia, infatti, da sei mesi a un anno il termine per la presentazione della dichiarazione. Una dilatazione temporale che, si può ritenere, vada applicata anche ai procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della disposizione che ha previsto questa novità.
La nuova norma, passata quasi inosservata, è stata introdotta in sede di conversione del decreto legge 269/03, convertito dalla legge 326/03, pubblicata sulla <Gazzetta Ufficiale> n. 274 del 25 novembre 2003. Il decreto legge ha costituito la prima parte, poi integrata con la Finanziaria 2004.
In sede di conversione del Dl è stato inserito un nuovo comma 14-sexies nell'articolo 39, il cui testo prevede che <all'articolo 31, comma 1, del Testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni, di cui al decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, le parole: "sei mesi" sono sostituite dalle seguenti: "dodici mesi">. A sua volta, l'articolo 31, comma 1, citato nella disposizione modificata afferma che <la dichiarazione (di successione, ndr) deve essere presentata entro sei mesi dalla data di apertura della successione>.
La novità è già in vigore dal 26 novembre, in quanto la legge di conversione prevede la propria entrata in vigore <il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale>. Pertanto, non sussiste alcun dubbio che per i decessi che si sono verificati dal 26 novembre 2003 in avanti il termine per presentare la dichiarazione di successione sia ora fissato in un anno.
Resta ora da verificare il problema dell'applicabilità o meno della nuova disposizione ai procedimenti che risultano in corso (e cioè alle successioni già apertesi) alla data del 26 novembre scorso. Ma anche qui non pare si possa giungere a conclusioni difformi da quelle che sono state riferite alle successioni apertesi posteriormente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl. Infatti, se nel corso della pendenza di un termine entra in vigore una nuova norma che incide sul momento finale di scadenza di quel termine, dovrebbe essere inevitabile ritenere che anche quel termine pendente sia influenzato dalla nuova norma: cosicché non dovrebbe essere implausibile concludere che chi avesse procedure in corso al 26 novembre dovrebbe poter beneficiare di sei mesi di tempo in più per espletare le pratiche presso l'amministrazione finanziaria.
Occorre, in ogni caso, ricordare che il venir meno dell'imposta di successione non ha comportato la cancellazione dell'obbligo di presentazione della dichiarazione di successione. La modifica legislativa, infatti, ha "salvato" la riscossione, sempre in autoliquidazione del contribuente, delle imposte ipotecaria (2%) e catastale (1%) per i trasferimenti gratuiti immobiliari (anche mortis causa): la dichiarazione di successione (depurata di aziende, partecipazioni, crediti, strumenti finanziari) continua, dunque, a dover essere presentata per gli immobili che il defunto possieda al decesso.
 
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