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successione: valore da dichiarare per F/4

L

luigi.iozzolino

Ospite
Gent.mi forumiani,
sottopongo un’altra fattispecie relativa ad una successione alla Vs. attenzione per avere un consiglio nel merito.

Tra i cespiti caduti in successione mi trovo un fabbricato posto su 4 piani. Il primo e secondo sono regolarmente censiti in catasto, quindi hanno una loro rendita e non faccio fatica a determinare il valore fiscale da inserire nell’attivo ereditario. Il problema mi si presenta per il 3° e 4° piano che sono allo stato rustico, cosi come effettivamente vengono anche riportati in catasto (categoria fittizia F/4), quindi senza una rendita catastale.

Ora mi chiedo, e Vi chiedo, ai fini del valore fiscale da attribuire a queste due unità come mi devo comportare? Cioè come calcolo, e dimostro, il loro valore?

Ho avuto un approccio con l’uff. d.e. competente, ma – sinceramente – ho trovato evasivo e generico il “suggerimento”. Del tipo : “metta una cifra che sia più realistica possibile e poi attenda……. L’accertamento”.

Non mi sembra una buona soluzione, che ha solo il merito di tirare innanzi per ora ma con la spada di Damocle sulla testa per i prossimi tre anni (mi sembra che sia questo il tempo che ha l’ufficio per accertare i valori).

Io avrei pensato a due strade possibili per essere in linea con “il realismo” consigliatormi:
1) determino il valore effettivo sulla base dei lavori ad oggi effettivamente eseguiti, con tanto di relazione asseverata in Tribunale, tenendo conto delle percentuali di lavori realizzati. Mi spiego: murature, tramezzature, intonaco (gli unici lavori effettivamente realizzati), incidono percentualmente per un tot. % sul 100% dell’opera qualora questa fosse finita. Ora però mi chiedo : in questo caso faccio riferimento al valore di mercato di un immobile similare finito (per esempio a quello del piano inferiore)? Credo però che avrei il problema di dare un valore troppo alto!!

Oppure considero il valore fiscale dell’immobile di sotto e la percentualizzazione la faccio su questo che, evidentemente, è più basso di quello di mercato?

2) La seconda ipotesi a cui ho pensato è questa: considero la superficie delle due unità imm.ri e la considero come area fabbricabile e poi la moltiplico per il prezzo corrente di mercato delle aree edificabili viciniori ? Cioè come se fosse un terreno, un’area edificabile appunto.

Grazie per l’attenzione e per la risposta che gentilmente vorrete darmi.


Buona giornata e buon lavoro a tutti.

[%sig%]
 
Visto il consiglio dato dall'Ufficio non lo scarterei a priori.
Visto che sono immobili categoria F/4 (in corso di definizione) battezzare una rendita e attendere accertamento potrebbe essere meno costoso che valutare il tutto come terreno edificabile.
Io fari i conti e sceglerei il male minore.
Mi sembra peraltro che una volta giunti alla copertura del tetto l'immobile in sè esista anche non ultimato.
 
il primo e il secondo sono censiti...il terzo e il quarto sono allo stato "rustico"

se non si tratta di opere abusive...ritengo che per edificare il terzo e il quarto piano all'origine c'era una concessione edilizia con una scadenza per l'esecuzione dei lavori.

Scaduto il termine...non credo che i proprietari possano terminare i lavori, salvo proroga o nuova concessione edilizia.

Le porzioni immobiliari, nello stato di fatto in cui si trovano... non esistono..e se non esistono non vanno indicate in successione.

Diciamo che è un edificio di due piani con un "solaio" particolare.

Prima di inoltrare la successione sentirei il parere di un geometra.
 
Salve Karl8.,
grazie della risposta.

Si, in effetti potrei fare come tu dici nel senso che gli posso attribuire un valore comunque.

Penso però che, proprio in linea con quanto da te affermato, potrei ragionare così:
faccio riferimento alla rendita del piano di sotto (quindi al suo valore fiscale);

sulla base di quest'ultimo e sulla scorta dei lavori effettivamente realizzati attribuisco una ragionevole percentuale di riduzione di quel valore e lo definisco come "valore del rustico". Poi vediamo che dice l'uff. d.e..
Cmq, cosa pensi della relazione asseverata per attestare tale valore? La faccio oppure soprassiedo per far risparmiare qualcosa agli eredi?
grazie ancora per l'attenzione.
 
Ciao e grazie Marlin,
preciso anzitutto che sono un geometra libero prof. e che quindi le valutazioni di carattere tecnico le ho già fatte e, diciamo, che sono convinto del fatto che il rustico vada dichiarato in successione (tra l'altro anche se fossero - e questo non è il caso - abisivi).

Pensa un attimo, metti che gli eredi volessero vendere proprio i due piani rustici cosa chiederebbe loro i l notaio perchè potessero trasferirli?

Il titolo di provenienza che per loro è rappresentato, appunto, dalla successione che sto redigendo. Quindi se li inserisco in successione è giusto che abbiano, come in effetti hanno, un valore che sia pur minimo ma cmq un valore.

E alla luce di questa considerazione che ora sono un tantino bloccato.

E ripeto, con ogni cortesia, quale valore dovrei loro attribuire (loro inteso i due rustici).

La prima ipotesi formulata nel post iniziale o la seconda? Oppure pensi ne possa esistere un'altra (quella della presunzione di una rendita) come dice Karl8.?

Graditissime le tue considerazioni.
Grazie per l'attenzione e..... alla prossima.
 
due piani costruiti e mai completati non sono dei "rustici"... o sono abusivi o sono stati autorizzati da una concessione edilizia.
la dichiarazione di successione non sana gli abusi edilizi e le irregolarità del de cujus.

In questo momento quelle unità non sono vendibili in quanto non esistono.
 
...per ogni dubbio sui trasferimenti di proprietà o successioni è sempre meglio rivolgersi ad un notaio.
Il commercialista ha il difetto "genetico" di valutare solo l'aspetto strettamente fiscale.
 
Devi inserire un valore stimato per i due piani rustici; inoltre se ho compreso bene questi due piani risultano già in catasto.
Ciao
 
E' vero Marlin la deformazione porfessionale è alquanto evidente...
cercando però di trattare anche la materia civilistica posso dirti che mi è capitato di incontrare atti di cessione di aree costituite dall'ultimo piano di edifici sopraelevabili. Non mi pare questo però il caso, infatti non mi parso di intendere dal quesito che non ci sia nulla, bensì che ci sia una struttura non ultimata (rustico) che peraltro è definita in catasto con categoria F4.
Ciao
 
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