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Studi di settore

P

PAOLO

Ospite
Un mio cliente svolge due attività: è un medico convenzionato con il Servizio San. Naz.(attività prevalente)e contemporaneamente svolge l'attività di medico odontoiatra (attività non prevalente) con ricavi inferiori al 20% dell'ammontare complessivo dei ricavi conseguiti nello stesso periodo.
Devo presentare un solo studio di settore relativo all'attività prevalente prendendo in considerazione anche i dati strutturali e contabili dell'attività non prevalernte, oppure devo presentare due studi di settore distinti per le due attività?
Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
 
SONO POCO INFORMATA RIGUARDO GLI STUDI DI SETTORE E VOLEVO SAPERE SE CI SONO LIMITI DI FATTURATO PER POTERSI ADEGUARE.
IL MIO COMMERCIALISTA SOSTIENE CHE AVENDO AVUTO UN FATTURATO 2004 DI CIRCA 6.800.000 EURO NON SIAMO INTERESSATI ALLA COSA.
GRAZIE ,SILVIA
 
Le situazioni che possono determinare la non applicazione degli studio di settore possono essere di due tipi: “cause di esclusione” e “cause di inapplicabilità”.

Tali circostanze sono state indicate nella circolare 110/E del 21 maggio 1999 a cui hanno fatto seguito alcune precisazioni contenute nella circolare 148/E del 5 luglio 1999.

Le cause di esclusione sono valutazioni più generali valide per qualsiasi tipo di studio e comportano la non applicazione degli studi. Si riporta di seguito l’elenco delle cause di esclusione:

hanno dichiarato ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d) ed e) del TUIR, approvato con D.P.R. n. 917 del 1986, ovvero compensi di cui all’art. 53, comma 1, del TUIR, di ammontare superiore a euro 5.164.569;
 
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