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straniero e partuta partita iva: serve il permesso di soggiorno?

Kob

Utente
il caso
si presenta in studio uno straniero che ha presentato domanda per il rinnovo del permesso di soggiorno ed è ancora in attesa di una risposta (è di nazionalità algerina, da 10 anni in Italia e sinora non ha mai avuto problemi per il rinnovo ... ma per il momento ha solo inoltrato la domanda e non ha ancora ricevuto il nuovo permesso di soggiorno).

il problema
mi domando se come intermediario abilitato sono tenuto a fare particolari accertamenti, oppure una volta constata l'identità del contribuente che mi richiede il servizio, posso aprire la partita IVA per via telematica senza pormi altre questioni o farmi altri problemi (mica sono un carabiniere o un funzionario dell'Agenzia delle entrate!). :confused:


Per completezza di informazione: prima di venire in studio da me, la persona in questione si è già recata presso l'AdE ma non gli hanno aperto la p.IVA perchè non aveva il certificato di residenza in Italia e il permesso di soggiorno rinnovato.

Una riflessione ulteriore
A prescindere dal caso specifico, per il quale però mi piacerebbe sapere come si comportano anche altri professionisti, mi domando:
ma che senso ha negare la partita IVA ad uno straniero che è in attesa del rinnovo ... così non si incentiva il "lavoro in nero"?

Ed ancara, Vi sono casi famosissimi (vedi Philip Morris) in cui è stata configurata una stabile organizzazione in Italia con annessi adempimenti IVA e, poi quando si passa dai massimi sistemi alla quotidianità (l'apertura di una p.IVA individuale) si nega la possibilità di aprire la p.IVA ad uno straniero che vorrebbe solo fare le cose in regola?

Che senso ha l'attenzione nei confronti delle stabili organizzazioni ... se poi non si consente di aprire la p.IVA a chi vuole lavorare in Italia?

Dubbi di metà agosto ... :rolleyes:
 
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