builder2015
Utente
Buongiorno a tutti.
Sono un ingegnere iscritto all’albo da 10 anni. Non ho aperto la P.IVA. perché sono dipendente di una società di costruzioni e non ce n’è stato di bisogno per avviare una mia attività in proprio.
Adesso un’altra società mi prospetta la possibilità di un incarico di responsabilità, quale responsabile tecnico da inserire nel proprio organico al fine di ottenere l’iscrizione all’albo rifiuti. In realtà questo è solamente uno stimolo all’apertura della P. IVA, perché da parecchio tempo svolgo attività di collaborazione per conto di colleghi o come prestazioni occasionali. Dovrei quindi aprire una partita IVA, ma ho dei dubbi: società o P.IVA individuale? Il fatturato della nuova società o della nuova P.IVA individuale oscillerebbe tra i 5000/10000€ anno.
Nella realtà io sono propenso ad aprire una società anche perché oltre ai servizi che posso svolgere come ingegnere, vorrei anche sfruttare le conoscenze acquisite nel mondo dell’edilizia e magari lanciarmi, un giorno, a svolgere anche attività in proprio ed a tempo pieno. Quindi, la società dovrebbe essere sia una società di servizi ma anche di lavori edili.
Aprendo la società, devo iscrivermi ad INARCASSA e/o alla gestione separata dell’INPS oppure basta semplicemente emettere una semplice fattura per il riconoscimento dei lavori/prestazioni effettuate?
Sto quindi cercando di capire bene quali sono i vantaggi/svantaggi nonché i costi dell’apertura di una p.iva individuale o di una società, sempre tenendo in considerazione che sono un lavoratore dipendente.
Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi.
Sono un ingegnere iscritto all’albo da 10 anni. Non ho aperto la P.IVA. perché sono dipendente di una società di costruzioni e non ce n’è stato di bisogno per avviare una mia attività in proprio.
Adesso un’altra società mi prospetta la possibilità di un incarico di responsabilità, quale responsabile tecnico da inserire nel proprio organico al fine di ottenere l’iscrizione all’albo rifiuti. In realtà questo è solamente uno stimolo all’apertura della P. IVA, perché da parecchio tempo svolgo attività di collaborazione per conto di colleghi o come prestazioni occasionali. Dovrei quindi aprire una partita IVA, ma ho dei dubbi: società o P.IVA individuale? Il fatturato della nuova società o della nuova P.IVA individuale oscillerebbe tra i 5000/10000€ anno.
Nella realtà io sono propenso ad aprire una società anche perché oltre ai servizi che posso svolgere come ingegnere, vorrei anche sfruttare le conoscenze acquisite nel mondo dell’edilizia e magari lanciarmi, un giorno, a svolgere anche attività in proprio ed a tempo pieno. Quindi, la società dovrebbe essere sia una società di servizi ma anche di lavori edili.
Aprendo la società, devo iscrivermi ad INARCASSA e/o alla gestione separata dell’INPS oppure basta semplicemente emettere una semplice fattura per il riconoscimento dei lavori/prestazioni effettuate?
Sto quindi cercando di capire bene quali sono i vantaggi/svantaggi nonché i costi dell’apertura di una p.iva individuale o di una società, sempre tenendo in considerazione che sono un lavoratore dipendente.
Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi.