<HTML>l'articolo 10 D.P.R. 633/72 al comma 18 concede l'esenzione iva alle prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona nell'esercizio delle professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza ai sensi dell'art. 99 del testo unico delle leggi sanitarie..ovvero individuate con decreto del ministro della sanità, di concerto con il ministro delle finanze.
Con il decreto del Ministero della salute 17.5.2002 (in Gazzetta Ufficiale n. 189 del 13.8.2002) viene stabilito che tali prestazioni sono esenti da imposta come previsto dall’art. 10, comma 1, n. 18, del DPR n. 633/1972, anche quando sono rese da:
1) esercenti le professioni di biologo o psicologo;
2) esercenti la professione di odontoiatra;
3) operatori abilitati all’esercizio della professione di cui al DM 29.3.2001.
sono da considerarsi esenti da Iva, ai sensi dell’art. 10 e sempreché si tratti di prestazioni rese alla persona, tutte le prestazioni elencate nel DM 29.3.2001 esercitate da: fisioterapisti, ortottisti, logopedisti, infermieri, ostetrici, patologhi, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori professionali, nonché le prestazioni rivolte alla persona dalle figure rientranti nelle “professioni tecnico-sanitarie” come: tecnico audiometrista, tecnico di radiologia, ortopedico, dietista, ecc. Sono inclusi, infine, i tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, gli assistenti sanitari, ecc.
È inutile dire che il decreto del 17.5.2002, oltre che soddisfare i professionisti interessati, va incontro anche alle esigenze dei cittadini, che non dovranno più per queste prestazioni sostenere il costo dell’Iva o della prescrizione medica.</HTML>
