Procedura di rettifica in caso d’emissione di scontrino fiscale
L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 5.12.2003, n. 219./E, ha ritenuto valida la procedura di rettifica proposta dal contribuente istante, fondata sull'emissione di uno scontrino fiscale compilato solo alla voce "rimborsi per restituzione merce venduta" e, quindi, con un "totale dovuto" di segno negativo, da annotare nel registro dei corrispettivi di cui all'art. 24 del DPR 633/72 in diminuzione dell'imposta dovuta sugli incassi del giorno, a condizione che:
► sullo scontrino sia indicato il numero identificativo della "pratica di reso";
► dell'operazione di rettifica resti traccia anche nello scontrino di chiusura giornaliero, relativo il giorno in cui è operato il rimborso, in modo da consentire il controllo da parte dell'Amministrazione finanziaria;
► il prezzo d’acquisto sia rimborsato integralmente.
La procedura operativa proposta, applicabile nel caso in cui il cliente esige, al momento della restituzione del bene, il rimborso del prezzo in denaro, offre, infatti, idonee garanzie in merito alla certezza dell'operazione di reso, perché è dato individuare tutti quegli elementi che servono a correlare la restituzione del bene ai documenti probanti l'acquisto originario, quali:
► le generalità del soggetto acquirente;
► l'ammontare del prezzo rimborsato, distinto in imponibile ed imposta;
► i dati di riferimento del documento certificativo dell'operazione originaria;
► il numero d’identificazione attribuito alla pratica di reso che deve essere riportato su ogni documento emesso per certificare il rimborso.
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