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scontrini fiscali

M

michele

Ospite
sono un agente di commercio,spesso nella pausa pranzo ,mangio in locali che non emettono fattura o ricevuta fiscale,ma solo scontrino.

Sono detraibili questi scontrini? se si,come?



grazie

[%sig%]
 
no, gli scontrini o sono parlanti, cioè emessi da apposito registratore di cassa in grado di stampare natura quantità qualità del servizio e codice fiscale di chi ne usufruisce, o non son deducibili.

richiedi la fattura o la ricevuta fiscale integrata...

ciao....
 
I pasti dell'agente di commercio consumati nello stesso comune dove esercita l'attività vanno incontro a ripresa da parte del Fisco.
 
la detrazione spetta a condizione che sia possibile provare che la spesa è effettivamente inerente alla produzione di ricavi.
Ipotizzando che il titolare dell’impresa, ubicata a Mantova, debba recarsi a Roma per motivi di lavoro (per eseguire una prestazione di servizi o una consegna di merci), è di tutta evidenza che le spese di vitto e alloggio risulteranno deducibili.
Viceversa, il sostenimento di spese di vitto, per ipotesi, nel giorno di sabato o domenica, in assenza di una prova documentale di prestazioni eseguite nei predetti giorni (documento di trasporto, ad esempio),
configura un’indebita deduzione di costi, oggetti a ripresa a tassazione in caso di verifica fiscale.
La deducibilità di detti costi è disciplinata dall’art. 75 del dpr 917/86 che fissa due principi importanti:
1) principio di competenza: il momento di rilevazione del costo va inquadrato nell’ambito del periodo d’imposta in cui si verificano i fatti economici a esso relativi;
2) principio di inerenza: i costi sono deducibili solo se si riferiscono a beni o servizi che concorrono alla formazione del reddito d’impresa. Il rispetto dei citati requisiti e, di conseguenza, la possibilità di dedurre interamente i costi in esame dipende innanzitutto dalla documentazione relativa.
Il solo fatto che ci sia un documento si spesa (per esempio una fattura) soddisfa il principio di competenza (come precisato dall’Agenzia delle entrate).
Con riferimento invece al principio di inerenza, questo è soddisfatto se la documentazione risulta debitamente quietanzata e contiene gli elementi di individuazione di emittente e destinatario della prestazione.
meglio inoltre, che il rispetto del principio di inerenza sia rafforzato da ulteriori informazioni rilevabili tanto dai documenti formali di cui sopra quanto da eventuale altra documentazione inerente le attività svolte.

riassumiamo:
fattura o ricevuta fiscale integrata coi dati di chi sostiene la spesa (anche scontrino parlante)vedi anche: "
Le fatture di spese per ristoranti non devono essere intestate unicamente alla società che le utilizza ai fini della deduzione dal reddito imponibile ma devono contenere anche l'indicazione della persona fisica fruitrice del pasto. Diversamente non è dimostrata l'inerenza al reddito d'impresa, potendo i pasti essere stati consumati per una qualsiasi altra ragione (C.T.C. Sezione XVI - Decisione
26.06.1996 n. 3472). "
competenza ed inerenza.
se la spesa è sostenuta nel comune ove si risiede (ma se per un agente di commercio mi si esclude la deducibilità per le spese sostenute nei comuni ove esercita.. quali sono quelle che può detrarre?) e se è dimostrata l'inerenza di detta spesa la stessa è deducibile.

ciao....
 
Diesse puoi avallare la tua tesi con riferimenti normativi, o è un dogma cui dovremmo credere?
 
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