buona sera a tutti
la mia situazione è un pò spinosa...magari qualcuno riesce a darmi una risposta.
Ho una società che divido con un'altra persona. E' una snc.
Tempo fa abbiamo svolto servizi di consulenza per un'azienda vitivinicola in Romania.
Regolare contratto così come le fatture che non prevedevano l'iva.
Però al momento del pagamento mi veniva sempre detratta una somma variabile (da 10 al 15%) che l'azienda rumena giustificava come ritenuta d'acconto da versare in Romania. Ho più volte fatto presente che in quanto società e non liberi professionisti non siamo soggetti a ritenuta d'acconto, ma il loro sistema fiscale, giustificato dalla loro Agenzia delle Entrate, esigeva invece il versameto di una ritenuta d'acconto.
Per giustificare tale versamento al termine di ogni anno mi è sempre stata rilasciato un documento fiscale su cui venivano riportati gli importi detratti e il motivo, documento sottoscritto anche dal loro sistema fiscale.
Il nostro rapporto di lavoro si è poi concluso 3 anni fa circa. Senonchè oggi l'Agenzia delle Entrate italiane mi chiede come mai io abbia versato all'estero quei soldi e mi chiede anche relativamente a quale riferimento normativo li abbia versati in Romania.
Ora...a prescindere che il problema non dovrebbe essere mio, visto che comunque le tasse le pago e le ho pagate, ma non dovrebbero essere gli Stati o i vari sistemi fiscali a confrontarsi?
Non vorreri trovarmi a dover pagare per ben 2 volte delle tasse a 2 Paesi diversi.
Qualcuno è informato a questo proposito?
quale documentazione dovrei presentare all'Agenzia delle Entrate per confermare la mia buona fede?
Premetto che ogni anno ho sempre presentato il contratto con allegate le fatture e anche il documento che attesta il versamento in Romania e che per un paio d'anni l'Agenzia delle Entrate non ha mosso alcun dubbio in proposito.
grazie
simona
la mia situazione è un pò spinosa...magari qualcuno riesce a darmi una risposta.
Ho una società che divido con un'altra persona. E' una snc.
Tempo fa abbiamo svolto servizi di consulenza per un'azienda vitivinicola in Romania.
Regolare contratto così come le fatture che non prevedevano l'iva.
Però al momento del pagamento mi veniva sempre detratta una somma variabile (da 10 al 15%) che l'azienda rumena giustificava come ritenuta d'acconto da versare in Romania. Ho più volte fatto presente che in quanto società e non liberi professionisti non siamo soggetti a ritenuta d'acconto, ma il loro sistema fiscale, giustificato dalla loro Agenzia delle Entrate, esigeva invece il versameto di una ritenuta d'acconto.
Per giustificare tale versamento al termine di ogni anno mi è sempre stata rilasciato un documento fiscale su cui venivano riportati gli importi detratti e il motivo, documento sottoscritto anche dal loro sistema fiscale.
Il nostro rapporto di lavoro si è poi concluso 3 anni fa circa. Senonchè oggi l'Agenzia delle Entrate italiane mi chiede come mai io abbia versato all'estero quei soldi e mi chiede anche relativamente a quale riferimento normativo li abbia versati in Romania.
Ora...a prescindere che il problema non dovrebbe essere mio, visto che comunque le tasse le pago e le ho pagate, ma non dovrebbero essere gli Stati o i vari sistemi fiscali a confrontarsi?
Non vorreri trovarmi a dover pagare per ben 2 volte delle tasse a 2 Paesi diversi.
Qualcuno è informato a questo proposito?
quale documentazione dovrei presentare all'Agenzia delle Entrate per confermare la mia buona fede?
Premetto che ogni anno ho sempre presentato il contratto con allegate le fatture e anche il documento che attesta il versamento in Romania e che per un paio d'anni l'Agenzia delle Entrate non ha mosso alcun dubbio in proposito.
grazie
simona