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Rivalutazione terreni edificabili

A

AgoGio

Ospite
Il mio quesito è questo:
in data settembre 2002 ho fatto redigere da un geometra una perizia per la rivalutazione di un terreno in zona edificabile che intendevoalienare.-
l'importo periziato fu di €. 100.000.-
Non ebbi modo di alienare tale bene per tale cifra e solo recentemente riuscii a cederlo per un importo di €. 90.000.-
Tale importo venne dichiarato nel rogito notarile, senza peraltro che il notaio richiamasse l'importo periziato e giustificasse il minor importo percepito rispetto a quello periziato.-
Domande:
1) Se l'ufficio rilevasse ciò a cosa andrei incontro,
2)si potrebbe ancora risolvere la cosa magari con atto di rettifica dichiarando che effettivamente il valore percepito è stato di €. 90.000, ma ai fini dell'imposte indirette si può tener conto dell'importo periziato di €. 100.000.-
3) altre eventuali soluzioni per non incorrere nella ventilata ipotesi che, avendo dichiarato un importo inferiore a quello periziato, l'ufficio non proceda alla rettifica del valore dichiarato ai fini delle imposte indirette e per il calcolo delle plusvalenze tenga conto del valore d'acquisto del terreno secondo gli ordinari criteri dell'art. 68 del TUIR.
Grazie ancora e distinti saluti

[%sig%]
 
Una domanda : hai pagato l'imposta sostitutiva o una parte di essa oppure hai solamente periziato il terreno ?
 
a Teo
l'imposta sostitutiva è stata pagata prima del rogito di compravendita
 
a Teo
l'imposta sostitutiva è stata pagata prima del rogito di compravendita

[%sig%]
 
Partiamo dal presupposto che il valore rivalutato del terreno rappresenta il valore minimo di riferimento anche ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali. In altre parole, se il valore indicato nell'atto di trasferimento è inferiore a quello rivalutato l'ufficio potrà procedere alla rettifica del valore dichiarato ai fini delle imposte dirette e per il calcolo della plusvalenza si dovrà assumere il costo/valore d'acquisto del terreno secondo i criteri ordinari di cui all'art. 68, tuir (circolare n. 15/E/2002).
Viaggiando sul filo del rasoio si potrebbe procedere in questo modo :
nell'atto notarile non hai menzionato che si trattava di una rivalutazione, ecc..... e quindi non lo dichiari neppure nella dichiarazione dei redditi della persona fisca di competenza ( avresti l'obbligo in quanto esiste un quadro apposta )e fai finta di niente.
Credo che nessuno verrà a verificare perchè hai pagato l'imposta sostitutiva con il modello f24.
 
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