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rivalutazione terreni edificabili

jimi3

Utente
per rivalutare terreni edificabili,

ex art. 7 legge 448,

chiedo se il proprietario era tenuto a pagare l'imposta sostitutiva del 4% sull'intero valore risultante dalla perizia asseverata

oppure se poteva effettuare una rivalutazione "parziale"

pagando così l'imposta sostitutiva su un valore inferiore a quello periziato.

Spero che qualcuno mi possa dare riferimenti di circolari o risoluzioni sull'argomento
 
Riferimento: rivalutazione terreni edificabili

Ravviserei una difficoltà non indifferente se avessi una perizia che contiene tutti i beni a fronte però di una rivalutazione solo di alcuni di essi.
Come si farebbe a identificare precisamente quali dei beni in perizia sono stati effettivamente rivalutati?
 
Riferimento: rivalutazione terreni edificabili

Ciao Karl8,
ti ringrazio per la risposta:

"Come si farebbe a identificare precisamente quali dei beni in perizia sono stati effettivamente rivalutati?"

In effetti le cose non stanno proprio così: infatti, nella perizia asseverata l'ingegnere determina il valore del suolo in euro 800.000 circa.

Ma poi i proprietari hanno determinato l'imposta sostitutiva del 4% su un valore di euro 310.000, che poi è stato il prezzo al quale hanno venduto il suolo. Deduco che l'AdE avrebbe anche potuto fare un accertamento di valore sull'atto di vendita.

Pertanto, non c'è alcuna divisione in parti distinte del suolo. L'unico dubbio, cui chiedo conferma, è: il suolo andava rivalutato al valore puntuale risultante dalla perizia?
 
Riferimento: rivalutazione terreni edificabili

ciao Karl,

grazie di nuovo per la OTTIMA risposta

Ricapitolando, il valore di perizia è assolutamente vincolante ai fini della rivalutazione e del pagamento dell'imposta sostitutiva e della successiva cessione del terreno.

Avendo pagato l'imposta sostitutiva su un importo minore a quello periziato, in questo momento la rivalutazione fatta dal contribuente non ha alcun valore!! (mamma mia)

Però, intanto intanto, l'Agenzia non ha fatto alcun accertamento di valore (ai fini del Registro, delle Ipotecarie e Catastali) sul contratto di compravendita, che è del 2004 (ed ormai i termini sono scaduti).

Sennò era una tragedia per il contribuente!!!!!!!!!
 
Riferimento: rivalutazione terreni edificabili

Saluto entrambi...
Ho letto l'articolo col quale concordo nella sostanza, anche se per quanto riguardo al consiglio che segue...

"Cosa fare se si vuole vendere nel 2010 il terreno rivalutato nel 2008, ma nessuno offre un prezzo pari a quello di perizia, perchè ormai i valori di mercato sono più bassi?
Per evitare di decadere dalla rivalutazione è senz'altro necessario indicare, nell'atto di compravendita, che il venditore non intende discostarsi dal valore di perizia ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali.
Pertanto, anche se il prezzo in atto sarà inferiore, le imposte sulla vendita saranno calcolate sul più alto valore di perizia."

...un'altra strada ci sarebbe a mio modo di vedere:
Valore originario 10
Valore periziato nel 2008: 1000
Valore di cessione 800
Si dice, paga le indirette su 1000 però non hai plusvalenza per le dirette

Ma se facessi nuova perizia nel 2010 a 800 (illustrando debitamente i motivi del deprezzamento), pagassi nuovamente il 4% e chiedessi a rimborso il 4% pagato nel 2008, potrei mantenere anche per le indirette il nuovo valore di perizia = al valore di cessione (800).
Nota dolente sono i tempi di rimborso che non sono brevi, per cui, in attesa di rimborso della prima rivalutazione, si avrebbe l'aggravio finaziario di una imposta sostitutiva pagata due volte.
Insomma dipende un po' da come la si vede e di che importi si tratta.
 
Riferimento: rivalutazione terreni edificabili

In caso di nuova rivalutazione di immobili già rivalutati, il rimborso è previsto dalla norma.
Il rimborso è l'unica strada non potendo usare il credito in compensazione.
Per la verità però non ho mai avuto notizia di rimborsi chiesti che siano già arrivati.
 
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