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Rivalutazione immobile

MAS

Utente
Sto valutando la rivalutazione di un immobile ai soli fini fiscali. Non mi convince quanto riportato dall’ultima guida del SOLE (06.02.09) in tema di bilanci dove si esprime che “in assenza di affrancamento, la società si troverà a contabilizzare valori attivi non fiscalmente riconosciuti, dovendosi valutare, in base al principio contabile Oic 25, la necessità di iscrivere un fondo imposte differite in relazione al fatto che gli ammortamenti non saranno deducibili”. Ma non sono solo le variazioni temporanee che danno luogo alle imposte differite? Gli ammortamenti fiscalmente indeducibili rimarranno sempre tali e dunque non dovrò considerare imposte differite oggetto di reversal nel momento in cui si rendano deducibili, cosa che non avverrà mai ... Sbaglio?
 
Riferimento: Rivalutazione immobile

Mi correggo, ovviamente a soli fini civilistici senza affrancamento...
 
Riferimento: Rivalutazione immobile

sono perplessa perché anch'io condivido il tuo pensiero ... anche nella guida ai bilanci de Il Sole 24 Ore del 27 febbraio 2009, pag. 20, quando riporta un fac simile di paragrafo di nota integrativa così dice: " ... non si procederà a dare riconoscimento fiscale alla rivalutazione. Si sono conseguentemente stanziate le imposte differite relativamente al disallineamento civile - fiscale, iscritte a riduzione della riserva di rivalutazione" ... allora ho pensato questo: può darsi che l'apposizione delle imposte differite sia relativa alla possibile distribuzione delle riserve ... infatti la riserva iscritta a fronte della rivalutazione è in sospensione di imposta e quindi concorre a formare il reddito della società in caso di distribuzione (irap comunque esclusa!). L'articolo prima citato, a pag. 22, comunque conclude dicendo: "in ogni caso, la società NON è tenuta a iscrivere imposte differite sulla riserva qualora non ritenga di procedere alla sua distribuzione".
 
Riferimento: Rivalutazione immobile

sono perplessa perché anch'io condivido il tuo pensiero ... anche nella guida ai bilanci de Il Sole 24 Ore del 27 febbraio 2009, pag. 20, quando riporta un fac simile di paragrafo di nota integrativa così dice: " ... non si procederà a dare riconoscimento fiscale alla rivalutazione. Si sono conseguentemente stanziate le imposte differite relativamente al disallineamento civile - fiscale, iscritte a riduzione della riserva di rivalutazione" ... allora ho pensato questo: può darsi che l'apposizione delle imposte differite sia relativa alla possibile distribuzione delle riserve ... infatti la riserva iscritta a fronte della rivalutazione è in sospensione di imposta e quindi concorre a formare il reddito della società in caso di distribuzione (irap comunque esclusa!). L'articolo prima citato, a pag. 22, comunque conclude dicendo: "in ogni caso, la società NON è tenuta a iscrivere imposte differite sulla riserva qualora non ritenga di procedere alla sua distribuzione".

Certo. Ed a fondo pag. 21 ribadisce con le stesse parole quello scritto nella Guida del 6 febbraio. Anche io mi sono dato come plausibile spiegazione quella di iscrivere imposte differite sulla tassazione della presumibile distribuzione delle riserve. Certo che l'autore non sapeva che sarebbe finito sotto l'attento occhio osservatore del forum altrimenti si sarebbe impegnato di più....
Riassumendo credo che, ipotizzando di non dover mai distribuire riserve, non si debbano appostare alcun fondo imposte differite. Anche perchè altrimenti si arriverebbe all'assurdo di quantificare un fondo imposte differite sull'ammontare complessivo di tutti gli ammortamenti indeducibili dell'intero periodo il che spezzerebbe le gambe a qualsiasi impotesi di rivalutazione.
Diversamente ragionando, in caso di affrancamento andrebbero calcolate le imposte differite sui 4 anni di mancato iniziale riconoscimento fiscale del maggiore ammortamento.
 
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