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ritenuta d'acconto

alain

Utente
ciao a tutti sono alain il mio quesito è il seguente:
Un nutrizionista ( che emette fattura ai propri clienti privati addebitando il contrib.prev.ed in esenzione iva art.10 quindi senza ritenuta) deve emettere fattura per le proprie consulenze nutrizionistiche ad un medico ( quindi professionista con partita iva).Deve applicare:
1) il contributo previdenziale
2) la ritenuta d'acconto
Se deve applicare la R.A questa va applicata sull'imponibile al netto del 2% del contributo previdenziale?
Aiutatemi
 
Riferimento: ritenuta d'acconto

Per quanto riguarda prestazioni di lavoro autonomo effettuate da liberi professionisti con propria Cassa di previdenza di categoria (ad esempio Cassa di previdenza degli ingegneri, Cassa di previdenza dei dottori commercialisti, ecc.), i compensi sui quali applicare la ritenuta devono essere considerati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali che la normativa pone a carico del cliente.

Pertanto tali contributi (in genere 2% del compenso) non costituiscono reddito professionale e, quindi, non sono soggetti a ritenuta.

Infatti l'inquadramento fiscale del contributo previdenziale è desumibile dall'articolo 16 del D.L. n. 41/1995, in base al quale il contributo:

  • concorre a formare la base imponibile IVA;
  • non è soggetto ad IRPEF e, pertanto, non costituisce base imponibile ai fini del calcolo della ritenuta d'acconto del 20%.

Ti propongo un esempio per capire meglio:

Compenso per prestazione professionale € 1.500,00

Rimborso biglietto del treno € 30,00

Totale compenso € 1.530,00

Contributo alla Cassa di previdenza 2%(sul tot.compenso) € 30,60

Imponibile Iva € 1.560,60

Iva 20% € 312,12

Totale € 1.872,72

Ritenuta d'acconto 20% sul compenso tot. € 306,00 (= 20% di € 1.530)

TOTALE NETTO da pagare € 1.566,72


Spero di essere stata chiara!:smile1:
 
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