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ritardato pagamento

R

roberto

Ospite
<HTML>deve essere uscita una normativa o qualcosa del genere che riguarda la lotta contro i ritardi di pagamento (credo ottobre 2002 e per contratti stipulati dopo agosto 2002) nelle transazioni commerciali,che poi sarebbe il mio problema.starei per avviare un'azione legale contro una societa' che ritarda dei pagamenti e vorrei sapere ed essere preparato anche nei confronti del mio legale per usare tutte le armi possibili per poter risolvere il mio problema..se qualcuno puo' aiutarmi ,indirizzarmi a qualche sito utile per verificare l'esattezza di quanto ho scritto....grazie</HTML>
 
<HTML>In questo stesso sito tra gli speciali trova un approfondimento del dr. Decaminada sull'argomento</HTML>
 
info contratto lavoro

<HTML>A livello di contributi un datore di lavoro ha più vantaggi con un contratto di formazione o con unCO.CO.CO?
Mi spiego meglio: il mio datore mi ha proposto di passare da un contratto di formazione (IV livello settore commercio) con una retribuzione pari a circa 850, oo euro netti, ad un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, a 1.000,00 euro lordi. Non mi sembra molto vantaggioso il passaggio, visto che avevo deciso di accettarlo solo per un guadagno maggiore. Il datore insiste nel dire che con il CO.CO.CO ha più costi contributivi?.... Bho, ho sempre saputo che il CO.CO:CO era il più vantaggioso per i datori di lavoro.
CHE MI DITE IN MERITO??
Grazie</HTML>
 
RE: ritardato pagamento

<HTML>Abbiamo avuto lo stesso problema...il ns. legale ha fatto un'ingiunzione di pagamento ed è finita bene..ti allego la newsletter ricevuta oggi, spero ti possa essere utile.

11 Febbraio 2003 - Fissati i tassi per i ritardi nei pagamenti
Il D. Lgs. n. 231/2002 ha introdotto nel nostro ordinamento una sorta di tutela
in favore della parte che, negli scambi commerciali, viene considerata
contrattualmente più debole. E questo attraverso il riconoscimento, ex-lege, di
interessi di mora. Vengono fissati i tassi di interesse per i pagamenti tardivi
nelle transazioni commerciali. È, infatti, stato deciso che il tasso di
riferimento Bce per il periodo 1º luglio-31 dicembre 2002 è il 3,35%, mentre sul
semestre 1º gennaio-30 giugno 2003 la misura del saggio è del 2,85 per cento. A
ciascuna di queste percentuali va, però, sommata la maggiorazione di sette punti
indicata all'art. 5 del D.Lgs. n. 231/2002. Sicché si può dire che la misura
complessiva è, rispettivamente, del 10,35% (2002) e del 9,85% per i primi sei
mesi del 2003. (Fonte: Il Sole 24Ore)</HTML>
 
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