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Ristrutturazione al compromesso

pkat

Utente
Ciao a tutti! Spero proprio che qualcuno possa aiutarmi...
Avrei bisogno di sapere se posso detrarre le spese per la ristrutturzione di un immobile di cui non sono ANCORA il proprietario, ma per cui ho regolarmente registrato un compromesso su cui si dice che ad una certa data (PRIMA dell'atto) " il proprietario consegnerà le chiavi dell'immobile per consentire al promissario acquirente l'inizio di lavori di ristrutturazione, con scarico di responsabilità ecc..." Purtroppo non c'è indicazione PRECISA di "possesso", ma mi hanno detto che è sufficiente che il compromesso contenga questa indicazione, per poter detrarre le spese che sto sostenendo già ora.... E' vero?
E' necessario essere PROPRIETARIO nel momento in cui si sostengono le spese (data-ft) oppure basta esserlo nel momento in cui si chiederanno le detrazioni? (anno di competenza della dichiarazione)
GRAZIE in anticipo a tutti quelli che vorranno essermi d'aiuto!!!
 
Riferimento: Ristrutturazione al compromesso

Ritengo di si, che si possa detrarre il 36%.

La consegna delle chiavi per effetto del compromesso regolarmente registrato produce detenzione del bene immobile generando pertanto un nesso causale tra il detentore ed il bene immobile.

Di questo avviso è anche la circolare ministeriale 11/5/1998 n. 121 E. laddove ricomprende tra i soggetti beneficiari dell'agevolazione anche i futuri acquirenti.

ciao
 
Riferimento: Ristrutturazione al compromesso

Grazie molte!! In effetti confidavo proprio in una risposta di questo tipo, ma avevo il dubbio che il "possesso" (di cui parla la stessa circolare ministeriale) fosse una precisa posizione giuridica che non si può semplicemtne "dedurre" da altre circostanze (consegna delle chiavi), ma deve essere espressamente indicato nel compreomesso..... Mi sembra però ora di poter stare più tranquilla. Buona giornata!
 
Riferimento: Ristrutturazione al compromesso

Grazie molte!! In effetti confidavo proprio in una risposta di questo tipo, ma avevo il dubbio che il "possesso" (di cui parla la stessa circolare ministeriale) fosse una precisa posizione giuridica che non si può semplicemtne "dedurre" da altre circostanze (consegna delle chiavi), ma deve essere espressamente indicato nel compreomesso..... Mi sembra però ora di poter stare più tranquilla. Buona giornata!

Il possesso non è una posizione giuridica nel senso che non esite una norma che lo definisce in maniera precisa come può essere la proprietà, l'usufrutto, l'abitazione....... il possesso è la semplice detenzione della cosa. Cioè io posseggo una abitazione perché ci vivo dentro la utilizzo, posseggo un terreno perché ad esempio lo coltivo.....
Poi bisogna stabilire a che titolo posseggo, ad esempio perché sono in fitto nell'abitazione, perché sono in comodato d'uso, oppurre perché il proprietario mi ha semplicemente dato le chiavi e ci sto dentro, o anche in mala fede perché il proprietario è all'estero, in questo caso dopo 20 anni il possesso si può trasformare in proprietà per usocapione.
A riprova c'è il fatto che quando un legittimo proprietario rivendica la proprietà di un immobile posseduto da altra persona è lui che deve dimostrare la proprietà, il possessore usa la famosa frase latina "possideo quia possideo" posseggo perché posseggo.
Spero di aver chiarito
 
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Sei stato chiarissimo, Rick48! E ti ringrazio moltissimo per la precisazione e l'approfondimento. Buona giornata e ancora GRAZIE!
 
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