albertinho
Utente
Buonasera, ringrazio chi vorrà perdere qualche minuto per rispondere a questo mio dubbio sul percorso lavorativo, colgo l'occasione anche per presentarmi.
Ho una laurea triennale e magistrale in economia e commercio prese in corso, senza grandi voti. Ho lavorato due anni in uno studio iniziando il praticantato come commercialista (sez. A) e il lavoro mi piaceva, ho mollato senza concludere il periodo perchè pur lavorando 9–10 ore prendevo 500 euro, una parte in nero, pagamenti in ritardo di svariate settimane. Da due anni lavoro in una multinazionale ma ciò che faccio è monotono, non mi piace e vedo poche possibilità di carriera (lavoro nella contabilità), in generale non vengo mai calcolato dai recruiter o internamente per posizioni tipo controllo di gestione o financial analyst, mi contattano solo studi per lavorare nella contabilità. Uno di questi studi mi ha offerto un lavoro a partita IVA come praticante con un compenso minore rispetto a quello attuale ma decente. Attualmente a 29 anni ho un contratto a tempo indeterminato e prendo netti al mese 1.600 euro con dei benefit tipo buoni pasto, 13 e 14esima, secondo voi mi conviene in termini economici e di carriera mollare questo lavoro per riprendere la vecchia strada con la speranza di fare il commercialista un giorno?
Ho una laurea triennale e magistrale in economia e commercio prese in corso, senza grandi voti. Ho lavorato due anni in uno studio iniziando il praticantato come commercialista (sez. A) e il lavoro mi piaceva, ho mollato senza concludere il periodo perchè pur lavorando 9–10 ore prendevo 500 euro, una parte in nero, pagamenti in ritardo di svariate settimane. Da due anni lavoro in una multinazionale ma ciò che faccio è monotono, non mi piace e vedo poche possibilità di carriera (lavoro nella contabilità), in generale non vengo mai calcolato dai recruiter o internamente per posizioni tipo controllo di gestione o financial analyst, mi contattano solo studi per lavorare nella contabilità. Uno di questi studi mi ha offerto un lavoro a partita IVA come praticante con un compenso minore rispetto a quello attuale ma decente. Attualmente a 29 anni ho un contratto a tempo indeterminato e prendo netti al mese 1.600 euro con dei benefit tipo buoni pasto, 13 e 14esima, secondo voi mi conviene in termini economici e di carriera mollare questo lavoro per riprendere la vecchia strada con la speranza di fare il commercialista un giorno?