Concordo con il Contabile Peppino
circa la mancanza di forma scritta dei contratti: purtroppo qui da noi il modo di lavorare, soprattutto nel settore edile, lascia molto molto molto a desiderare; basti pensare che ci sono aziende che vivono totalmente nel sommerso; cosa pensi, caro Gio., che ti vengano a fare un contratto in forma scritta? Trattasi di imprese composte per lo più dal titolare e uno, due, al massimo tre dipendenti che lavorano naturalmente in nero, sottopagati per lavorare 10-11 ore al giorno e che al solo pensiero di adottare qualche "strumento" che possa dare adito a qualche forma di emersione sono capaci di stare male (fisicamente intendo).
Sono d'accordo infine sul fatto che bisogna impostare un lavoro amministrativo di un "certo" livello però abbiamo l'handicap che la norma è stata scritta male e fino a quando chi ci governa non chiarirà in maniera puntuale e precisa tutti i punti controversi di tale disciplina (ad es. se è la prestazione oggetto di reverse-charge ad essere compresa nella categoria F dei codici ATECOFIN oppure sono l'appaltante e il subappaltante ad avere codice attività compresa in tale categoria, indicazione chiara delle operazioni che danno luogo all'applicazione di tale meccanismo, ecc.) corriamo il rischio che il lavoro amministrativo frutto della situazione del momento venga vanificato in futuro da altri provvedimenti normativi per cui ritengo che è bene organizzarsi dal punto di vista amministrativo però, fino a quando la disciplina non diverrà definitiva da un punto di vista prettamente legislativo, tale organizzazione, secondo me, sarà sempre soggetta a continue revisioni ed aggiornamenti.
Saluti ragazzi....buon lavoro.