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restituzione rimborso Iva

G

gianluca

Ospite
<HTML>Nel 2000 ho presentato domanda di apertura di posizione Iva presso un ufficio (Monza) non competente. Lo stesso ufficio, pur avendo a disposizione la documentazione da cui emergeva l'errore (son in realtà residente a Firenze), mi forniva la partita Iva ed in seguito mi ha concesso il nulla osta anche per il rimborso dell'Iva annuale 1999 che mi è stata pagata a maggio 2000.
In seguito, accorgendomi dell'errore, e volendo precedere qualsiasi attività di accertamento dell'ufficio:
- aprivo con effetto retroattivo la posizione Iva sul corretto ufficio (firenze);
- chiudevo con stesso effetto retroattivo la partita iva su monza.
- il tutto pagando le debite sanzioni.

lo scorso mese sono stato contattato telefonicamente dall'ufficio di monza che mi chiede la restituzione dell' iva corrisposta a suo tempo e che nel frattempo io ho già speso. altresi, - mi dice l'ufficio Iva di Monza- lo stesso credito Iva potrà esser chiesto a rimborso a Firenze. Se economicamente non c'è differenza, finanziariamente questa richiesta è gravosa. Non ho infatti attualmente la possibilità di restituire la somma percepita per poi aspettare il pagamento della stessa da parte di Firenze!!!!

NON POTENDO RESTITUIRE LA SOMMA, COSA FARE? RIMANGO INERTE SPERANDO NELLA SCADENZA DEL PERIODO DI ACCERTAMENTO? COMUNQUE, A MIO GIUDIZIO, TRATTANDOSI DI UN ERRORE FORMALE NESSUNA SANZIONE E' DOVUTA (statuto del contribuente). MA NON ESISTE UNA LEGGE CHE OBBLIGA L'UFFICIO di Firenze A GIRARE LA SOMMA ALL'UFFICIO DI MONZA (UNA SORTA DI COMPENSAZIONE FRA UFFICI)? ALTRESì, CORRESPONSABILE DELL'ERRORE E' STATO LO STESSO UFFICIO DI MONZA CHE NON VERIFICO' LA MIA CARTA D'IDENTITà NEL MOMENTO DELLA RICHIESTA DELLA APERTURA DELLA PARTITA IVA.

Grazie per l'aiuto</HTML>
 
<HTML>A questa domanda già avevo cercato di risponderti alla post inserita nel forum sul contenzioso. Forse non l'hai letta.

ciao</HTML>
 
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