Residenza Fiscale COVID

[dashma]

Buongiorno,

Sono stato cittadino Italiano residente all'estero (Residenza, Domicilio esteri stabili, iscrizione AIRE). A Giugno 2020 sono rientrato in Italia causa tirocinio, durata a tempo determinato (5 mesi). Intenzione comprovabile di ritornare immediatamente all'estero al termine di tale periodo (ripresa dottorato di ricerca interrotto ai fini di tal tirocinio, inclusa lettera dell'Universita' estera che confermava l'interruzione esclusivamente per quel periodo.) Quindi, con ogni intenzione di non diventare fiscalmente residente in Italia. (Soggiorno inferiore ai 183 giorni, mantenuta iscrizione AIRE.)

A Novembre mi e' stato impossibile tornare all'estero causa COVID. (Restrizioni in Italia, restrizioni nell'altro paese. Chiusura di frontiere, etc.)

Ho quindi ripreso in remoto la mia attivita' di ricerca, che sarebbe altrimenti stata svolta presso l'Universita' estera. Ho percepito redditi da attivita' che sarebbero normalmente state effettuate nello stato estero, e quindi non imponibili in Italia.

Vista la situazione di eccezzionalita', devo comunque ritenermi residente fiscalmente in Italia?

 

[beppe.bulgaria]

è un tema molto complesso in quanto l'OCSE ha dato delle direttive ai paesi di ignorare il criterio di permanenza nel territorio durante il 2020 e l'italia sembrerebbe averle recepite a parole, poi nella pratica l'agenzia delle entrate in una recente circolare sembrerebbe aver specificato che tali criteri si applicano per l'applicazione della residenza fiscale ai sensi delle convenzioni internazionali per l'evitamento delle doppie imposizioni. Viceversa la normativa interna non ne tiene conto in quanto - a detta di AdE - il legislatore non ha assunto iniziative in merito (cosa che dovrebbe fare invece per evitare interpretazioni pro domo dell'AdE), quindi resta valido il rischio di accertamento della residenza ai sensi della normativa interna.

Una impostazione che - a dir poco - non muove certamente nella direzione della deflazione del contenzioso.