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Residente in Italia ma lavoratore offshore

Andrea80

Utente
Salve mi chiamo Andrea e in primis volevo complimentarmi col sito in quanto risulta essere uno dei pochi a dare risposte concrete a quesiti particolari che molti dei nostri commercialisti non danno.
Tornando al mio caso invece, Io lavoro attraverso delle agenzie inglesi per ditte petrolifere per periodi brevi che vanno dalle 2 alle 6 settimane per missione. Il mio lavoro si svolge per lo più offshore o nelle basi della ditta a cui presto servizio. La mia agenzia di turno con la quale ho stipulato il contratto mi paga in alcuni casi tasse esenti (e quindi li dichiaro e pago in Italia), ma altre volte per esempio quando lavoro nei paesi scandinavi e in danimarca pagano le tasse nel paese dove e situato il lavoro. In questi casi devo pagare le tasse anche in Italia? Il mio commercialista non mi ha molto convinto dicendo di non pagarle :dead:. Inoltre poiché le tassazioni in Italia per noi liberi professionisti all'estero sono diventate altissime (quasi a tal punto da rendere le trasferte sconvenienti) cosa mi potete consigliare a riguardo.
Aspetto vostre risposte al più presto nel frattempo vi ringrazio ancora per l'aiuto che date.
 
più volte abbiamo indicato che ciò che in genere occorre verificare è il luogo di residenza.
se la residenza è in italia vige il principio dell'utile mondiale nel senso che occorrerà assoggettare a tassazione italiana tutti i redditi ovunque prodotti.
ovviamente se in un paese il reddito viene tassato si potrebbe verificare una duplicazione delle imposte dovute,
A tentare di eliminare il fenomeno della doppia tassazione soccorrono sia le convenzioni sia il testo unico agli artt. 163 e 165.
detti articoli dispongono la detrazione dall'imposta dovuta in italia di quella pagata a titolo definito all'estero.
ciao
 
Salve mi chiamo Andrea e in primis volevo complimentarmi col sito in quanto risulta essere uno dei pochi a dare risposte concrete a quesiti particolari che molti dei nostri commercialisti non danno.
Tornando al mio caso invece, Io lavoro attraverso delle agenzie inglesi per ditte petrolifere per periodi brevi che vanno dalle 2 alle 6 settimane per missione. Il mio lavoro si svolge per lo più offshore o nelle basi della ditta a cui presto servizio. La mia agenzia di turno con la quale ho stipulato il contratto mi paga in alcuni casi tasse esenti (e quindi li dichiaro e pago in Italia), ma altre volte per esempio quando lavoro nei paesi scandinavi e in danimarca pagano le tasse nel paese dove e situato il lavoro. In questi casi devo pagare le tasse anche in Italia? Il mio commercialista non mi ha molto convinto dicendo di non pagarle :dead:. Inoltre poiché le tassazioni in Italia per noi liberi professionisti all'estero sono diventate altissime (quasi a tal punto da rendere le trasferte sconvenienti) cosa mi potete consigliare a riguardo.
Aspetto vostre risposte al più presto nel frattempo vi ringrazio ancora per l'aiuto che date.

Egregio signore,
Se lei è residente fiscale in Italia e lavora all'estero si applica il regime generale della tassazione concorrente. (con duplice imposizione e credito d'imposta, eccetera). Nel suo caso, essendo residente in Italia, per l'attività svolta all'estero in piattaforme offshore dovrà verificare le Convenzioni contro le doppie imposizioni pattuite dall'Italia (essendo lei residente fiscale in Italia), con la Nazione presso la quale lei svolge l'attività lavorativa (principio di territorialità). Ad esempio se la Nazione interessata fosse il Regno Unito, lei dovrà fare riferimento all'articolo 23 comma 6 della citata Convenzione.
Con i migliori saluti.
Luigi Rodella
 
Vi ringrazio innanzitutto per le celeri risposte, vi chiedevo inoltre di qualche consiglio per evitare una tassazione così alta come quella italiana. Naturalmente sono disposto anche a trasferirmi :yes2:.
Gradirei una vostra risposta a riguardo.
Siete gentilissimi.
 
Vi ringrazio innanzitutto per le celeri risposte, vi chiedevo inoltre di qualche consiglio per evitare una tassazione così alta come quella italiana. Naturalmente sono disposto anche a trasferirmi :yes2:.
Gradirei una vostra risposta a riguardo.
Siete gentilissimi.

Per evitare la tassazione in Italia, occorre non essere più residente fiscale, e non produrvi il reddito. Da quanto ho inteso, lei sta già valutando questa ipotesi.
Saluti.
Luigi Rodella
 
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