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residente all' estero lavoratore dipendente per azienda italiana

Gentilissimo rag. Rodella,
in sintonia con la mia azienda che ha sede in Italia, ho deciso di trasferirmi in Peru' con la mia famiglia (la moglie e' di cittadinanza peruviana).
La mia permanenza all' estero sara' costante con brevissimi rientri in Italia (pochi giorni all'anno).
Ho intenzione infatti di togliere residenza e domicilio italiani e di iscrivermi all' AIRE.
Detto questo, volevo chiederle a questo punto come dovra' essere tassata la mia busta paga, in relazione a questa mia nuova situazione.
Avro' degli sgravi e\o benefici fiscali da tale scelta?
Dovro' ancora fare la dichiarazione dei redditi mod 730?

Premetto che non ho nessun immobile di proprieta' in Italia.

La ringrazio tantissimo per la sua cortese risposta.
 
Gentilissimo rag. Rodella,
in sintonia con la mia azienda che ha sede in Italia, ho deciso di trasferirmi in Peru' con la mia famiglia (la moglie e' di cittadinanza peruviana).
La mia permanenza all' estero sara' costante con brevissimi rientri in Italia (pochi giorni all'anno).
Ho intenzione infatti di togliere residenza e domicilio italiani e di iscrivermi all' AIRE.
Detto questo, volevo chiederle a questo punto come dovra' essere tassata la mia busta paga, in relazione a questa mia nuova situazione.
Avro' degli sgravi e\o benefici fiscali da tale scelta?
Dovro' ancora fare la dichiarazione dei redditi mod 730?

Premetto che non ho nessun immobile di proprieta' in Italia.


La ringrazio tantissimo per la sua cortese risposta.

Egregio signore,
Non ha detto se lei viene assunto da un datore di lavoro straniero, oppure se viene distaccato o trasferito dal suo datore di lavoro italiano. Presumo sia questa seconda ipotesi.
In questo caso il suo datore di lavoro, dovrà essere autorizzato al distacco in base alla legge 398/1987. Essendo lei non più residente in Italia, non dovrà assoggettare le retribuzioni alle imposizioni fiscali qui in Italia (IRPEF più addizionali). Il suo datore dovrà comunque fornirle il modello CUD, essendo quest'anno non più facoltativo ma obbligatorio, con l'annotazione AJ per tali redditi.
Se lei non ha altri redditi qui in Italia, non dovrà fare più nulla.
Vorrei ancora ricordarle che, nell'ipotesi da me formulata, il suo datore di lavoro le dovrà comunque versare i contributi all'Inps, determinati sulle cd. "retribuzioni convenzionali" ex art. 4 l. 398/1987. Su tali retribuzioni, lei dovrebbe comunque versare la sua parte di contributi (circa 9,19%), i quali verrebbero mensilmente trattenuti in busta paga. Questi importi, non potranno essere considerati quali oneri deducibili, poiché determinati sulle retribuzioni convenzionali.
Saluti.
l.r.
 
Gentilissimo rag. Rodella,
innanzi tutto grazie mille per la risposta.
L'ipotesi a cui lei ha gentilmente risposto e' quella corretta. Infatti verro' distaccato dalla mia azienda italiana con sede in Italia, in Peru'.

Chiedo cortesemente una delucidazione riguardo alla sua risposta:
-se non paghero' piu' l'IRPEF, quest' ultima mi verra' accreditata per intero al netto della mia busta paga?
-Il datore di lavoro, se ho ben capito mi fornira' il CUD ma io non dovro' compilare il mod. 730.
-ultima questione: cosa cambia per me dal punto di vista dell' assistenza sanitaria? Potro' ancora presentarmi negli ospedali italiani ed usufruire dei servizi sanitari gratuitamente?

Perdoni le mie domandi banali, ma purtroppo sono estremamente sprovveduto in materia e prima di fare un passo cosi importante sto' tentando di istruirmi adeguatamente.

La ringrazio del suo preziosissimo aiuto.
 
Egregio signore,
Rispondo brevemente ai tre quesiti:
1. L’Irpef, non essendo trattenuta, comporterà il fatto che la sua retribuzione netta sarà così determinata: Retribuzione lorda, meno contributi sociali, uguale retribuzione netta. Importo a lei effettivamente corrisposto.
2. Lei dovrà compilare il modello 730 se ha altri redditi prodotti in Italia o altre spese da far valere a titolo di rimborso. Ad esempio se ha l’alloggio in Italia, con mutuo, più un rappporto co.co. pro in Italia ed eventuali oneri deducibili, compresi i contributi sociali sulla retribuzione versata in base alle retribuzioni convenzionali.
3. Ai cittadini italiani residenti all’estero, con status di emigranti, sono erogate a titolo gratuito durante il temporaneo rientro in Italia, le prestazioni ospedaliere urgenti, sia in regime di ricovero che ambulatoriale, per un periodo massimo di 90 giorni anche non continuativi, nell’arco dell’anno solare

Con i migliori saluti.

Luigi Rodella
 
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