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Regolarizzazione scritture e perdita civilistica

M

matrix

Ospite
<HTML>Dal sole24ore del 10.3.2003 in tema di regolarizzazione delle scritture contabili a seguito di adesione al condono:
"Se non vi sono riserve disponibili è opportuno rilevare comunque la sopravvenienza passiva, che causerà una perdita civilistica la quale, se a sua volta riduce il capitale sociale oltre i limiti previsti dalla legge, comporta l'obbligo di ricostituirlo seguendo le procedure di cui agli articoli 2446 e 2447 del Codice civile."

Avrei piacere di conoscere l'opinione degli utenti del Forum e se qualcuno si trova ad avere un cliente in una simile situazione per cui la perdita civile obbliga alla ricostituzione del capitale sociale.

Gli effetti su una società di tipo commerciale che lavora con una discreta esposizione bancaria mi sembrano devastanti, soprattutto se, come molte società di questo tipo, non abbiamo una grande patrimonializzazione.
Ciao e grazie</HTML>
 
<HTML>Devastante o no, la realtà e questa.

Ma è anche vero che se i soci decidono di finanziare la società con un finanziamento infruttifero, lo stesso genererebbea una sopravvenienza attiva non tassabile che, guarda caso, mi risolverebbe il problema.....capisci a me!!!!!

Salutoni</HTML>
 
<HTML>Ti ringrazio per la risposta cara Sabrina.
Ma il finanziamento ricadrebbe nell'esercizio 2002?
Crediti vs.soci a sopr.attive?
E poi la liquidità la costituisco dall'esercizio 2003?
Sono un poco confuso. E se poi rinuncio a parte del finanziamento? La rinuncia a questo punto diventa tassabile?
Aiut!!!</HTML>
 
<HTML>Scrivo nuovamente poichè nella risposta mi sono accorto di avere commesso numerosi errori.

Chiaramente l'operazione di finanziamento soci rinvierebbe l'approvazione del bilancio, che tra l'altro, vista la riapertura dei condoni e la non chiarezza sulle regolarizzazioni contabili possibili con la nuova scadenza, non dovrebbe avere particolari problemi.
Quindi solo dopo che si sono verificati i presupposti per un finanziamento, realmente eseguito, con la previsione che in caso di perdite, lo stesso potrà essere utilizzato a copertura delle stesse, potrò bilanciare le sopravvenienze.
Ciao</HTML>
 
<HTML>no matrix, non ci siamo capiti!

Il finanziameento soci, se effettuato dopo il 31.12.2002 non servirebbe a nulla, o meglio, nn risolverebbe il problema della ricostituzione del capitale sociale!

Diciamo che, nel corso del 2002, ti sei dimenticato di registrare un finanziamento soci che è entrato in cassa.
Non avendo ancora stampato i bollati (spero!), sei ancora in tempo ad aggiungere la scrittura.
Alla data del 31.12.03 i soci rinunciano al finanziamento e quindi registrerai la sopravv. attiva.
Nel 2003, appena puoi, verserai in banca quel finanziamento inizialmente rimasto in cassa.

Dai, hai ancora 5 gg per riorganizzare il bilancio (con verbale al 30/6) e depositarlo nei termini!

Ci siamo, ora?</HTML>
 
<HTML>Scusa, alla data del 31.12.2002 e NON 2003, ho sbagliato anno, rinunciano al finanziamento soci.

Le scritture sono queste:

nel 2002 cassa a Finanziamento soci infruttifero

31.12.2002 finanziamento soci infruttifero a sopravv.attiva (x rinuncia dei soci)

nel cosro del 2003, non appena possibile, : banca c/c a cassa (x versamento finanz.soci in banca)

Ecco, ora penso che sia + chiaro!

Salutoni</HTML>
 
<HTML>grazie sabrina, in effetti nella mia seconda risposta ho generato confusione ed era dovuta in primis al fatto che quello che tu dici poteva andar bene se l'importo del finanziamento fosse stato esiguo, ma qui stiamo parlando di cifre cospicue che non mi posso dimenticare di aver registrato e che cmq non potrebbero configurare operazioni di cassa.
un beso</HTML>
 
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