Buongiorno a tutti,
scrivo per la prima volta qui, sono un ingegnere che ha aperto la partita IVA nel 2018 dopo essere stato per qualche anno dipendente presso uno studio.
Fin dall'inizio ho aderito al regime forfettario non usufruendo però dell'aliquota agevolata al 5%, ma pagando l'imposta sostitutiva sempre al 15%. Infatti, la mia nuova attività si è svolta nello stesso settore di quello dove lavoravo quando ero dipendente nello studio. Studio che è diventato da subito uno dei miei clienti, ma in misura molto minoritaria rispetto al fatturato totale. Gli spazi e gli strumenti che utilizzo da quando ho aperto la partita IVA non coincidono ovviamente con quelli utilizzati in precedenza da dipendente. In sintesi il tipo di lavoro è lo stesso ma ho adottato da subito un'organizzazione diversa e autonoma, pur mantenendo i contatti con il mio ex datore di lavoro.
Insomma, dopo 5 anni mi viene il dubbio che abbia interpretato in maniera troppo prudenziale e a mio sfavore i requisiti per l'accesso all'agevolazione del 5%. Leggendo vari articoli, commenti e interpelli il dubbio rimane.
Qualcuno si è trovato nella stessa condizione o ha qualche riferimento che può essermi utile a riguardo?
Grazie
scrivo per la prima volta qui, sono un ingegnere che ha aperto la partita IVA nel 2018 dopo essere stato per qualche anno dipendente presso uno studio.
Fin dall'inizio ho aderito al regime forfettario non usufruendo però dell'aliquota agevolata al 5%, ma pagando l'imposta sostitutiva sempre al 15%. Infatti, la mia nuova attività si è svolta nello stesso settore di quello dove lavoravo quando ero dipendente nello studio. Studio che è diventato da subito uno dei miei clienti, ma in misura molto minoritaria rispetto al fatturato totale. Gli spazi e gli strumenti che utilizzo da quando ho aperto la partita IVA non coincidono ovviamente con quelli utilizzati in precedenza da dipendente. In sintesi il tipo di lavoro è lo stesso ma ho adottato da subito un'organizzazione diversa e autonoma, pur mantenendo i contatti con il mio ex datore di lavoro.
Insomma, dopo 5 anni mi viene il dubbio che abbia interpretato in maniera troppo prudenziale e a mio sfavore i requisiti per l'accesso all'agevolazione del 5%. Leggendo vari articoli, commenti e interpelli il dubbio rimane.
Qualcuno si è trovato nella stessa condizione o ha qualche riferimento che può essermi utile a riguardo?
Grazie