Riflettendo sul regime dei minimi, vorrei sapere se come me...:
1) ritenete che sia inopportuno, consigliare ad inizio attività ad un lavoratore autonomo seppure possessore dei requisiti, il regime dei minimi.
Ciò chiaramente qualora, si preveda un reddito basso .
Infatti, supponendo un reddito di 6.000 euro , avremo da versare un'imposta sostituiva di 300 euro ( 5% di 6000 ) e al quale non potremo detrarre nulla .
Invece se ipotizziamo tassazione ordinaria per reddito di 6000 euro avremo un Irpef lorda di 1.380 ( 23% di 6.000 ) ma togliendo Detrazione "base" per lavoratore autonomo che è 1.100, avremo un Irpef netta di 280 a cui tra l'altro potremo detrarre altre detrazioni ( es . spese mediche ect).
Quindi convenite con me , che non sia conveniente regime minimi per redditi inferiori a 6.500 , e che solo per soglia di reddito maggiore si valuterà convenienza?
2) Operando in regime dei minimi, un lavoratore autonomo, di fatto, ci guadagna non poco nei confronti dei concorrenti - colleghi, in quanto, non applicando sul compenso onorario l' Iva, chiederà al cliente un corrispettivo minore, ( facendo riferimento a clienti senza partita iva,e quindi impossibilitati a detrarre iva )
Siete concordi? o qualcosa non quadra?
Grazie per le Vostre osservazioni
1) ritenete che sia inopportuno, consigliare ad inizio attività ad un lavoratore autonomo seppure possessore dei requisiti, il regime dei minimi.
Ciò chiaramente qualora, si preveda un reddito basso .
Infatti, supponendo un reddito di 6.000 euro , avremo da versare un'imposta sostituiva di 300 euro ( 5% di 6000 ) e al quale non potremo detrarre nulla .
Invece se ipotizziamo tassazione ordinaria per reddito di 6000 euro avremo un Irpef lorda di 1.380 ( 23% di 6.000 ) ma togliendo Detrazione "base" per lavoratore autonomo che è 1.100, avremo un Irpef netta di 280 a cui tra l'altro potremo detrarre altre detrazioni ( es . spese mediche ect).
Quindi convenite con me , che non sia conveniente regime minimi per redditi inferiori a 6.500 , e che solo per soglia di reddito maggiore si valuterà convenienza?
2) Operando in regime dei minimi, un lavoratore autonomo, di fatto, ci guadagna non poco nei confronti dei concorrenti - colleghi, in quanto, non applicando sul compenso onorario l' Iva, chiederà al cliente un corrispettivo minore, ( facendo riferimento a clienti senza partita iva,e quindi impossibilitati a detrarre iva )
Siete concordi? o qualcosa non quadra?
Grazie per le Vostre osservazioni