Buongiorno
ho un dubbio in merito alla Partita IVa e il regime dei minimi.
Alla luce della circolare 17/e dell’agenzia delle entrate punto 2.2.2. vorrei chiedere se la mia situazione può rientrare nel regime dei minimi:
ho lavorato con un contratto a progetto per 18 mesi (13/06/2011 - 14/12/2012) per una società e non potendomi rinnovare il contratto a progetto mi hanno proposto una collaborazione con partita iva (quindi stessa società, stessa tipologia di lavoro, ufficio, etc…).
I 18 mesi corrispondono a metà del triennio precedente la partita iva, limite max per considerare un contratto a progetto come lavoro precario secondo la circolare: "...non precludono l’applicazione del regime forme di lavoro precario come ad esempio i contratti di collaborazione coordinata e continuativa o quelli di lavoro a tempo determinato che si caratterizzano per la loro marginalità economica e sociale. Per esigenze di certezza e di semplificazione si ritiene che tale condizione di marginalità sussista tutte le volte che l’attività di lavoro dipendente a tempo determinato o l’attività di collaborazione coordinata e continuativa sia stata svolta per un periodo di tempo non superiore alla metà del triennio (periodo di osservazione mutuato dalla previsione contenuta nella lettera a)) antecedente l’inizio dell’attività."
Posso quindi stare tranquilla nell’accedere al regime dei minimi?
La circolare dell'agenzia delle entrate vale come sostegno ed esemplificazione della legge?
Grazie mille
Caterina
ho un dubbio in merito alla Partita IVa e il regime dei minimi.
Alla luce della circolare 17/e dell’agenzia delle entrate punto 2.2.2. vorrei chiedere se la mia situazione può rientrare nel regime dei minimi:
ho lavorato con un contratto a progetto per 18 mesi (13/06/2011 - 14/12/2012) per una società e non potendomi rinnovare il contratto a progetto mi hanno proposto una collaborazione con partita iva (quindi stessa società, stessa tipologia di lavoro, ufficio, etc…).
I 18 mesi corrispondono a metà del triennio precedente la partita iva, limite max per considerare un contratto a progetto come lavoro precario secondo la circolare: "...non precludono l’applicazione del regime forme di lavoro precario come ad esempio i contratti di collaborazione coordinata e continuativa o quelli di lavoro a tempo determinato che si caratterizzano per la loro marginalità economica e sociale. Per esigenze di certezza e di semplificazione si ritiene che tale condizione di marginalità sussista tutte le volte che l’attività di lavoro dipendente a tempo determinato o l’attività di collaborazione coordinata e continuativa sia stata svolta per un periodo di tempo non superiore alla metà del triennio (periodo di osservazione mutuato dalla previsione contenuta nella lettera a)) antecedente l’inizio dell’attività."
Posso quindi stare tranquilla nell’accedere al regime dei minimi?
La circolare dell'agenzia delle entrate vale come sostegno ed esemplificazione della legge?
Grazie mille
Caterina