Buongiorno,
Pongo un questito per ricevere vostri suggerimenti: sono in procinto di vendere alla mia compagna quota 50% di un immobile che ho acquistato singolarmente con agevolazioni prima casa nel 2022. Immobile acquistato con mutuo prima casa al 50%, anche questo a me singolarmente intestato.
L'operazione di vendita viene impostata prima dei 5 anni, per cui si figura una decadenza parziale ( del 50% appunto) delle agevolazioni di cui ho usufruito in fase di acquisto, con conseguente necessità di ravvedimento operoso da parte mia verso l'Agenzia Ent., alla quale dovrò restituire la differenza 9%-2% più interessi + etc. Fin qui per me tutto abbastanza chiaro, ricade in una normativa. Tranne il fatto che non riesco a comprendere la logica del mio restituire per quella porzione, come se a suo tempo io avessi dovuto comprare quella parte come seconda casa (?) L'immobile è un corpo unico, tale resterà, ed è stato da subito mia e sua residenza. La mia compagna infatti acquista da me a sua volta come prima casa. In sostanza la mia presunzione è che quel diritto di cui mi sono avvalso io a suo tempo, verrebbe "traslato". So che viene lasciato poco spazio all'interpretazione da parte dell' Agenzia, ma mi chiedevo comunque se esiste secondo voi qualche spunto utile ad approfondire.
Inoltre, per la parte di ravvedimento riguardante le agevolazioni sul mutuo, chi può dire se sto rivendendo a lei la parte pagata tramite mutuo, o quella pagata tramite liquidità? Sono quote equivalenti
Pongo un questito per ricevere vostri suggerimenti: sono in procinto di vendere alla mia compagna quota 50% di un immobile che ho acquistato singolarmente con agevolazioni prima casa nel 2022. Immobile acquistato con mutuo prima casa al 50%, anche questo a me singolarmente intestato.
L'operazione di vendita viene impostata prima dei 5 anni, per cui si figura una decadenza parziale ( del 50% appunto) delle agevolazioni di cui ho usufruito in fase di acquisto, con conseguente necessità di ravvedimento operoso da parte mia verso l'Agenzia Ent., alla quale dovrò restituire la differenza 9%-2% più interessi + etc. Fin qui per me tutto abbastanza chiaro, ricade in una normativa. Tranne il fatto che non riesco a comprendere la logica del mio restituire per quella porzione, come se a suo tempo io avessi dovuto comprare quella parte come seconda casa (?) L'immobile è un corpo unico, tale resterà, ed è stato da subito mia e sua residenza. La mia compagna infatti acquista da me a sua volta come prima casa. In sostanza la mia presunzione è che quel diritto di cui mi sono avvalso io a suo tempo, verrebbe "traslato". So che viene lasciato poco spazio all'interpretazione da parte dell' Agenzia, ma mi chiedevo comunque se esiste secondo voi qualche spunto utile ad approfondire.
Inoltre, per la parte di ravvedimento riguardante le agevolazioni sul mutuo, chi può dire se sto rivendendo a lei la parte pagata tramite mutuo, o quella pagata tramite liquidità? Sono quote equivalenti