Vi espongo il seguente caso:
Un soggetto apre la partita iva in 12 marzo 2012
Nella dichiarazione di Unico, scadente il 30/09/2012, il soggetto opta per la rateizzazione delle imposte con decorrenza 20/08/2012 in 4 rate. La cadenza delle successive rate è 17/9 – 16/10 – 16/11.
L'agenzia delle entrate contesta il ritardato versamento, poiché sostiene che la cadenza doveva essere 31/8 – 1/10 – 31-10, in quanto non titolare di partita IVA.
Sulle istruzioni di unico, nel capitolo Modalità e termini di versamento, al paragrafo “rateazione”, non è specificato se lo “status” del contribuente doveva riferirsi all'anno di imposta della dichiarazione ma, anzi, dal tenore letterale deduco esattamente il contrario, poiché le istruzioni recitano testualmente “i contribuenti titolari di partita IVA”, e tale espressione mi ha indotto a pensare al momento in cui viene effettuato il pagamento. Anche la modalità di pagamento utilizzata, inoltre, è quella telematica, non quella prevista per i non titolari di partita IVA, con modello cartaceo, che nella fattispecie ritengo non sarebbe stata idonea.
Chiedo se questa linea può essere condivisibile e in tal caso se qualcuno conosce qualche riferimento di normativa o prassi che possa supportare questa tesi.
Grazie a tutti.
Un soggetto apre la partita iva in 12 marzo 2012
Nella dichiarazione di Unico, scadente il 30/09/2012, il soggetto opta per la rateizzazione delle imposte con decorrenza 20/08/2012 in 4 rate. La cadenza delle successive rate è 17/9 – 16/10 – 16/11.
L'agenzia delle entrate contesta il ritardato versamento, poiché sostiene che la cadenza doveva essere 31/8 – 1/10 – 31-10, in quanto non titolare di partita IVA.
Sulle istruzioni di unico, nel capitolo Modalità e termini di versamento, al paragrafo “rateazione”, non è specificato se lo “status” del contribuente doveva riferirsi all'anno di imposta della dichiarazione ma, anzi, dal tenore letterale deduco esattamente il contrario, poiché le istruzioni recitano testualmente “i contribuenti titolari di partita IVA”, e tale espressione mi ha indotto a pensare al momento in cui viene effettuato il pagamento. Anche la modalità di pagamento utilizzata, inoltre, è quella telematica, non quella prevista per i non titolari di partita IVA, con modello cartaceo, che nella fattispecie ritengo non sarebbe stata idonea.
Chiedo se questa linea può essere condivisibile e in tal caso se qualcuno conosce qualche riferimento di normativa o prassi che possa supportare questa tesi.
Grazie a tutti.