Amo dell'esser mio le tenebrose
ore, in cui tocca ogni mio senso il fondo.
Ritrovo in quelle, come in vecchie carte,
percorsa già la mia vita terrena,
trasfigurata in luce di leggenda.
Per esse. allora, prevedo lo spazio
in cui vivrò la mia seconda vita,
fuori del Tempo, vasta. E a volte io sono
l'alto-stormente albero frondoso
che, ombreggiando la tomba di un fanciullo,
il sogno adempie già svanito e spento
- tutto in malinconie, tutto in canzoni -
in quell'esile corpo a cui si stringe
tepidamente anela ogni radice.
ore, in cui tocca ogni mio senso il fondo.
Ritrovo in quelle, come in vecchie carte,
percorsa già la mia vita terrena,
trasfigurata in luce di leggenda.
Per esse. allora, prevedo lo spazio
in cui vivrò la mia seconda vita,
fuori del Tempo, vasta. E a volte io sono
l'alto-stormente albero frondoso
che, ombreggiando la tomba di un fanciullo,
il sogno adempie già svanito e spento
- tutto in malinconie, tutto in canzoni -
in quell'esile corpo a cui si stringe
tepidamente anela ogni radice.