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Quote ammortamento Bilancio!

Gio.

Utente
Tempo di Bilanci!Un semplice consulto, in questi tempi di "magra" Importo a Ricavi Conto Economico, come valutate una riduzione delle quote di ammortamento mirate ad un minor utilizzo dell'impianto e/o automezzo in contrapposizione ad un calo di fatturato?
Ci puo' stare una minor quota calcolata magari sul minor uso del cespite stesso in h-Km.lavoro, il tutto spiegato per benino in Nota Integrativa?
Una buona serata ed un in bocca al lupastro al trotto aziendale non sicuramente favorevole di questi tempi :cool:
 
Tempo di Bilanci!Un semplice consulto, in questi tempi di "magra" Importo a Ricavi Conto Economico, come valutate una riduzione delle quote di ammortamento mirate ad un minor utilizzo dell'impianto e/o automezzo in contrapposizione ad un calo di fatturato?
Ci puo' stare una minor quota calcolata magari sul minor uso del cespite stesso in h-Km.lavoro, il tutto spiegato per benino in Nota Integrativa?
Una buona serata ed un in bocca al lupastro al trotto aziendale non sicuramente favorevole di questi tempi :cool:
Buonasera Gio, dico la mia con una premessa: qualche anno fa, col DL 185/08 abbiamo rivalutato in azienda i ns immobili e chiaramente, i benefici in termini patrimoniali sono stati evidenti - abbiamo fatto redigere da un ingegnere apposita stima sia del valore del bene sia della sua residua vita utile, allungandola a 60 anni (contro i canonici 33,33 anni). Non è bastato in quanto i nuovi ammortamenti sono molto pesanti oltretutto non deducibili per i primi 5 anni. E i costi non monetari pesano un macigno in termini di risultato finale.
Per rispondere alla tua, a naso direi che una semplice annotazione in N.I. con giustificazione della riduzione del fatturato non mi sembra sufficiente - ok x il minor utilizzo, ma la vecchiaia tecnico/tecnologico di taluni beni va tenuta presente ai fini di evitare rigonfiamenti patrimoniali artificiosi. Poi sia chiaro che, in caso di riduzione di aliquota degli ammortamenti, non credo che l'agenzia delle Entrate si strappi i capelli per la disperazione...
Ciao e buon lavoro - Gianni
 
Grazie Gianni della tua opinione,condivisibile!
Buon lavoro a te.-
Gio
Ciao Gio: ora che ci ripenso, all'epoca della rivalutazione degli immobili, ho letto diversi articoli/dispense a riguardo (dovrei ritrovarli quando ho tempo...) e in effetti gli esperti contabili raccomandavano all'epoca che, in caso di variazione (chiaramente in diminuzione) delle aliquote di ammortamento di un cespite, "la strada maestra" da seguire era quella di verificare la vita residua di un cespite e quindi farsi attestare da un tecnico "formalmente abilitato" appunto la durata residua del bene (durata che chiaramente doveva essere allungata rispetto al piano di ammortamento originario, giusta perizia giurata).
Per un immobile direi che affidarsi ad un Ingegnere sia soluzione ovvia; certo è che se parliamo di un automezzo - un tornio - un impianto elettrico, sinceramente non so con precisione a chi ci si dovrebbe rivolgere...
Ciao - Gianni
 
Caro Gio
ritengo che una riduzione delle aliquote a livello civile sia più che giustificata se si dimostra (anche a mezzo del minor fatturato prodotto) un minor utilizzo del bene e può essere facilmente spiegato in nota integrativa.
Anche dal punto di vista fiscale non farei grossi problemi atteso che, come è noto, è stata eliminata la indeducibilità prevista qualora l'ammortamento non raggiungesse il 50% dell'aliquota massima.
ciao
 
Ciao Gio vai facile riduci le quote. Fiscalmente il problema non si pone, il fisco non si strappa i capelli.....casomai gli dici che Grillo vule la riduzione visto che anche Grasso e la Boldirini hanno ridotto.....riduciamo tutti no?. Il problema si presenta per il risultato civile che non dovrebbe essere influenzato da valutazioni fatte ai soli finii fiscali. Ma tu sicuramente (ne sono certo frugati bene....) hai la possibilità di dimostrare che impianti, macchine, attrezzature ecc.ecc sono stati sottoutilizzati a causa della forte crisi economica del settore edilizio. Infatti: "I dati macroeconomici dicono che nel 2012 vi è stata una contrazione nazionale del 27,37, 47,57 % ecc ecc. Il valore delle compravendite immobiliari nel 2012, da d ati Istat, è precipitato, con una diminuzione del 26%.... Premesso tutto ciò, anche la nostra impresa, purtroppo, non è risultata esclusa dal momento di forte crisi di settore. Nonostante ciò siamo riusciti a mantenere un livello accettabile di ricavi, pur con la contrazione che risulta evidente dal raffronto tra il punto A1 del 2011 con lo stesso punto del conto economico dell' esercizio 2012. (questo per non allarmare le banche). In questa ottica, per questa amministrazione, gli ammortamenti che sono stati posti a carico dell'esercizio rappresentano una valutazione ponderata e prudente di quanto i cespiti societari hanno contribuito, di fatto ed in valore, alla realizzazione del core business aziendale nella situazione economica nazionale e locale data.
Di più nin so!!!

Aooo, se vede ke sei del nord....già i bilanci.....quanto sei bravo!!! Solo a ridurre ammortamenti. Io me dovrò ridurre pure le parcelle......oltre che mettere ricavi......sperati, me sa che quest'anno la finanza creativa sarà materia di molti

Una pacca vigorosa sulla spalla dal tuo "spero ancora" caro amico del virtuale, saluto (caldo) ma freddo ed innevato dalla terra dei krukki.
Maurizio
 
Ultima modifica:
Buongiorno a tutti, in riferimento al mio precedente post ho ritrovato i miei appunti dell'epoca (chiusura bilancio 2010) - per quanto attiene il prolungamento del piano di ammortamento di un cespite (ovvero riduzione dell'aliquota) i passi da fare sono 3:
1) STIMA DELLA NUOVA VITA DEL CESPITE;
2) RIPARTIZIONE DEL VALORE NETTO CONTABILE DEL CESPITE SULLA NUOVA VITA UTILE;
3) DETERMINAZIONE NUOVO COEFFICIENTE DI AMMORTAMENTO.
Di quanto sopra occorre fornire adeguata informativa in N.I. con supporto di relazione tecnica o perizia per prolungamento dell'amm.to del bene strumentale.
Il riferimento è l'OIC 16 (l'ho spulciato, ma molto superficialmente); nella mia dispensa si conferma che non ci sono problemi anche se si adotta un coefficiente inferiore a 1/2 rispetto alle tabelle ministeriali; il fisco può disconoscere modifiche palesemente discrezionali del coefficiente, inoltre sappiamo tutti che l'ammortamento di norma è "sistemico" - l'OIC 16 parla di vita "economica" del bene di norma più breve rispetto alla vita "fisica" dello stesso.
Buona giornata - Gianni
 
Ma certo queste sono cose perfettamente corrette e auspicabili, ma......Gio per come lo conosco, voleva un DRIZZONE che in parte è stato dato da tutti.
Ovviamente perizie, stime, ecc.ecc tutto ok, ma lui non può farle....vero Gio? Perchè il CDA o l'amministratore ha già stimato tuttto, ed ha verificato che la vita utile residua dei beni è compatibile con una riduzione degli ammortamenti, proprio perchè avendo utilizzato meno i beni per attività (non ricavi)oggettivamente ridotta, ha anche verificato che gli stessi, nel momento in cui è fatta la valutazione, non sono apparsi soggetti a particolare obsolescenza tecnica (quindi la vita utile residua può essere più lunga)
Caro Gianni, gli scrittori di dispense ci regalano sempre dei lumi concettuali importanti, salvo che loro....,gli scrittori stessi, non adottano quasi mai le procedure e le indicazioni che scrivono nelle loro dispense, soprattutto quando sono molto macchinose e costose.
Quindi è molto interessante ed importante sapere come si dovrebbe o sarebbe meglio fare, ma poi dobbiamo decidere se sia o meno il caso di farlo.
Questo per esperienze personali vissute.
 
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