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quale codice IVA applicare?

E

Eugenia

Ospite
<HTML>Ho un quesito da proporre e mi scuso se sono un po' lunga nell'esporlo:
sono impiegata in un’azienda dolciaria che effettua numerose esportazioni sia nei Paesi Cee che Extracee.
Nei Paesi extracee, abbiamo dei clienti che acquistano i ns. prodotti con un marchio privato, cioè dobbiamo imballare i ns. prodotti in astucci che facciamo stampare appositamente per loro.
Il costo della stampa, che avviene in Italia, viene sostenuto da noi ma a ns. volta dobbiamo provvedere a fatturarlo al cliente extracee in quanto gli astucci sono di sua proprietà.
Nel fatturare tali astucci, separatamente dalla merce, che codice IVA dobbiamo utilizzare?
Precisiamo che al momento della fatturazione dei soli astucci, gli astucci stessi rimangono nel ns. magazzino in attesa che il cliente ci ordini la merce, in effetti solo quando l’ordine viene evaso, la merce parte imballata negli astucci precedentemente fatturati e noi provvediamo a fatturare la merce in esenzione IVA ai sensi dell’art. 8, 1° comma lett. A DPR 633/72.</HTML>
 
<HTML>Se non abbiamo capito male lo stampo viene prodotto in Italia e non esce dal territorio dello Stato; se la situazione é questa l'addebito al cliente extra-ue é da effettuare con IVA 20%.</HTML>
 
<HTML>Vi ringrazio per la risposta.
Però preciso che gli astucci al momento della fatturazione al cliente extra-cee rimangono ancora nel ns. magazzino, ma sono desitnati a partire (in quanto diventano imballaggio della merce), nel momento in cui il cliente extra-cee mi fa un ordine e questo può avvenire dopo 15 gg. o dopo un mese oppure due/tre mesi e così via dalla fatturazione degli astucci.
Attendo una Vs. cortese risposta. Grazie.</HTML>
 
<HTML>Lo stampo, se non abbiamo capito male, non esce dal territorio dello Stato; quindi IVA 20%.
Per gli astucci non c'è nessun problema: vi é uno scostamento temporale tra la data di fatturazione e il giorno in cui la merce esce dal territorio dello Stato.
Un problema, ma di natura contabile, potrebbe esserci. quando la fattura viene emessa in un esercizio e la consegna dei beni viene effettuata nell'esercizio successivo; occorre stare attenti alle rilevazioni contabili: la fattura emessa, la cui merce non é stata consegnata, non va considerata tra i ricavi (i ricavi sono copnseguiti ai fini II.DD. quando la merce viene consegnata) ed indicare tra le rimanenze la merce fattura ma non ancora consegnata (in effetti il problema é il medesimo in caso di operazione a cavallo di un mese o più mesi, nel caso in cui la società abbia l'abitudine di redigere bilanci intermedi: occorre seguire la medsime metodoligia, indicata per la compilazione del bilancio annuale).</HTML>
 
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