revisor
Utente
Buongiorno, le società personali commerciali a carattere familiare creano non pochi problemi, eccone uno: tre soci di una sas, uno accomandatario e due accomandanti.....attività di commercio al dettaglio; i due soci non hanno partecipazione prevalente ma anche nessuna ingerenza per i fatti d'azienda....la sas è stata costituita più che altro per avere vantaggi fiscali ai fini imposte e tasse; fino a quando i rapporti familiari sono buoni tutto quadra, i problemi sorgono quando tra i soci (due sorelle e un fratello) iniziano i primi dissidi....eredità...proprietà immobiliare (che non ha niente a che vedere con 'attività commerciale) ecc...;il socio accomandatario ha dei comportamenti poco corretti, non avendo inviato gli attestati di partecipazione ai due soci acc.ti e gestendo l'attività in modo poco chiaro, subendo tra l'altro sanzioni e verbali da parte dell'agenzia entrate; non solo....non vuole neanche che si giunga ad una cessione di quote da parte dei due soci, che sarebbero d'accordo tra l'altro, per diventare unico titolare dell'azienda e quindi ditta individuale. Domanda: i due soci cosa possono fare per declinare ogni responsabilità sulla cattiva gestione del socio acc.rio, ma sopratutto per difendersi da un probabile accertamento da parte dell'AdE che li vedrebbe coinvolti comunque per legge...perchè sono soci...e avrebbero dovuto dichiarare i redditi di partecipazione a prescindere dalla ricezione o mancata degli attestati di partecipazione e, non ultima, cosa possono fare per estromettersi dalla società....esiste un rimedio legale per farlo.