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problema iva su merci importate.

twister

Utente
Buongiorno.
Sono nuovo del forum e spero mi potrete dare una mano.
Ho avviato una piccola azienda,con regolare partita iva.
Io acquisto la merce presso un fornitore francese,quindi importandola,e il fornitore spedisce direttamente al cliente italiano eliminando,così, la gestione del magazzino.
La fattura che mi viene inviata,riguardo alla merce acquistata,è esente di iva,l’indirizzo di fatturazione sono io e quello di consegna il cliente.
Vorrei capire,se io acquisto a 80 euro e vendo a 100 devo dichiarare allo stato l’IVA riguardo al totale incassato (20 euro) o solo il guadagno netto(4 euro)?
C’è qualche metodo,eventualmente,di detrazione d’iva riguardo al mio acquisto effettuato dal fornitore?
Ci sono molti rivenditori che,come me,vendono i prodotti di questo fornitore francese a prezzi impossibili se si considera l’imposizione dell’iva per il loro acquisto presso il fornitore.
Ad esempio,un prodotto che acquisto io a 120 euro iva esclusa ,loro lo rivendono a 144 euro a clienti privati italiani.Come è possibile?
Resto in attesa,grazie
 
Riferimento: problema iva su merci importate.

Per gli acquisti e per le prestazioni intracomunitari imponibili in Italia, la fattura senza imposta emessa dal cedente o prestatore deve essere numerata dal cessionario o committente e integrata con l’indicazione degli elementi che concorrono a formare la base imponibile, nonché con l’ammontare dell’imposta.

Se si tratta di operazione intracomunitaria senza pagamento dell’imposta, non imponibile o esente in Italia, la fattura emessa dall’operatore estero deve essere integrata con l’indicazione della norma che dispone la non imponibilità o l’esenzione.

Il cessionario o committente che, entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione non ha ricevuto la fattura, deve, entro il mese seguente, emettere la fattura in un unico esemplare, con l’indicazione del numero di identificazione IVA attribuito al cedente o prestatore nello Stato UE di appartenenza. Se ha ricevuto una fattura con un corrispettivo inferiore a quello reale, deve emettere una fattura integrativa entro il quindicesimo giorno successivo a quello di registrazione della fattura originaria.

Le fatture devono essere annotate, distintamente da quelle relative a operazioni interne, entro il mese di ricevimento o successivamente entro 15 giorni dalla ricezione (entro il mese di emissione nel caso di fatture emesse dal cessionario o committente per l’omissione del cedente o prestatore):

• nel registro delle fatture emesse ovvero, per i commercianti al minuto e i soggetti assimilati, nel registro dei corrispettivi;

• nel registro degli acquisti.
 
Riferimento: problema iva su merci importate.

Per gli acquisti e per le prestazioni intracomunitari imponibili in Italia, la fattura senza imposta emessa dal cedente o prestatore deve essere numerata dal cessionario o committente e integrata con l’indicazione degli elementi che concorrono a formare la base imponibile, nonché con l’ammontare dell’imposta.

Se si tratta di operazione intracomunitaria senza pagamento dell’imposta, non imponibile o esente in Italia, la fattura emessa dall’operatore estero deve essere integrata con l’indicazione della norma che dispone la non imponibilità o l’esenzione.

Il cessionario o committente che, entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione non ha ricevuto la fattura, deve, entro il mese seguente, emettere la fattura in un unico esemplare, con l’indicazione del numero di identificazione IVA attribuito al cedente o prestatore nello Stato UE di appartenenza. Se ha ricevuto una fattura con un corrispettivo inferiore a quello reale, deve emettere una fattura integrativa entro il quindicesimo giorno successivo a quello di registrazione della fattura originaria.

Le fatture devono essere annotate, distintamente da quelle relative a operazioni interne, entro il mese di ricevimento o successivamente entro 15 giorni dalla ricezione (entro il mese di emissione nel caso di fatture emesse dal cessionario o committente per l’omissione del cedente o prestatore):

• nel registro delle fatture emesse ovvero, per i commercianti al minuto e i soggetti assimilati, nel registro dei corrispettivi;

• nel registro degli acquisti.

Buonasera.
La ringrazio per le informazioni.
Quindi,come prima descritto,devo pagare l'iva sul totale al momento della vendita o devo sottrarre il costo della merce (che è esente da iva,dato che importata dalla francia direttamente al cliente che ha acquisto sul mio sito)?
O c'è qualche metodo per detrarla?perchè non capisco come facciano i miei concorrenti a vendere ad un prezzo così basso.Grazie
 
Riferimento: problema iva su merci importate.

Buonasera.
La ringrazio per le informazioni.
Quindi,come prima descritto,devo pagare l'iva sul totale al momento della vendita o devo sottrarre il costo della merce (che è esente da iva,dato che importata dalla francia direttamente al cliente che ha acquisto sul mio sito)?
O c'è qualche metodo per detrarla?perchè non capisco come facciano i miei concorrenti a vendere ad un prezzo così basso.Grazie

ciao, con il sistema indicato da Luigia l'IVA sugli acquisti non influisce perché la fattura finisce sia nel registro acquisti sia nel registro vendite (a meno che non vi siano cause di indetraibilità nei tuoi acquisti, tipo notevole emissione di fatture esenti, ma non mi sembra il tuo caso).

Ovviamente se acquisti a 80 (al netto di IVA) e rivendi a 100 (al lordo di IVA) è come se rivendessi a 83,34 al netto di IVA, quindi con margine risicato.

Se i tuoi concorrenti rivendono a 144 al dettaglio ed acquistano a 120 dall'estero, significa che rivendono in Italia a 120 + IVA per cui alternativamente:

1 - intendono sbatterti fuori dal mercato e vendono quasi sottocosto;
2 - il tuo fornitore fornisce loro la merce a prezzo inferiore di quello che fa a te;
3 - hanno trovato il sistema per diluire il vino ed ottenere più bottiglie :D

Roberto
 
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