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Prestazioni intellettuali occasionali

Paula G.

Utente
Salve,
sono una cittadina NON italiana, ma con la residenza fiscale in Italia perchè dipendente statale (MIUR) con contratto a tempo indeterminato. Mi è stato proposto di eseguire prestazioni intellettuali occasionali che consisterebbero nella traduzione delle nozioni informatiche per una piattaforma educativa, attualmente in fase di star up. Dopo essermi confrontata con diversi professionisti (ispettorato del lavoro, sindacalisti, avvocati), ho effettuato la richiesta di autorizzazione per svolgere tale incarico al dirigente scolastico di pertinenza quando, a quanto pare, tale richiesta non è necessaria per le prestazioni categorizzate come "intellettuali". La collaborazione sarebbe gestita tramite piattaforma UseMe che ha la possibilità di generare le fatture per chi - come me - non ha una partita IVA. La segreteria mi ha chiesto di compilare il form online tramite piattaforma Spaggiari, dove - a rigor di logica _ non ho potuto inserire i dati necessari come: inizio e fine del contratto, compenso finale ecc, per quanto si tratterebbe, appunto, degli incarichi occasionali che potrei svolgere con la previa autorizzazione per un cliente estero che pagherà l'IVA secondo la normativa vigente nella propria residenza fiscale. A tal proposito avrei delle domande alle quali spero di ottenere delle risposte concrete:
1) C'è un limite settimanale massimo di ore che potrei dedicare a questo lavoro?
2) Qual'e il limite del compenso fatturato non sottoponibile alla tassazione secondo il sistema fiscale italiano?
3) Devo sovrapporre la marca da bollo da 2 sulle fatture generate dalla piattaforma UseMe?
Ringrazio anticipatamente per ogni risposta pervenutami sotto questo quesito.
 
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