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Prestazione occasionale all'estero

Frankp

Utente
Una società ungherese mi ha proposto un contratto di "consulenza" (così come è scritto sul contratto), senza partita iva, del valore di 12.000 euro per 12 mesi a decorrere dal 1° ottobre 2016. Il pagamento avverrebbe su produzione di fatture (invoice) a scaglioni.

Secondo chi mi ha proposto il contratto, non sarebbe necessaria l'apertura di partita iva.

Secondo il mio commercialista, invece sì.

Secondo chi mi ha proposto il contratto, dato che i pagamenti sarebbero scaglionati in anni differenti, non dovrebbero essere tassati. Inoltre, secondo la convenzione esistente tra Italia e Ungheria, "le remunerazioni che un residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di un'attività dipendente, svolta nell'altro Stato contraente, sono imponibili soltanto nel primo Stato se:
a) il beneficiario soggiorna nell'altro Stato per un periodo o periodi che non oltrepassano in totale 183 giorni nel corso dell'anno fiscale considerato;"

Ma secondo il mio commercialista dal 1° ottobre al 31 dicembre 2016 sono meno di 183 giorni e quindi non scatterebbe l'esenzione.


Io non sto capendo più nulla, in ogni caso.

Non ho capito se un contratto del genere sia fattibile e se sia possibile rilasciare invoice col codice fiscale svolgendo un'attività di consulenza per una stessa impresa.
 
Frankp, probabilmente il Commercialista di tua fiducia avrà molti più elementi di valutazione di quanti forniti nella discussione per cui ti consiglio di affidarti alle sue indicazioni. In ogni caso, bisogna prestare molta attenzione nell'analizzare i requisiti per poter considerare un'attività come occasionale.
 
concordo con quanto scritto da luis2000 e ritengo molto difficile che tale rapporto possa considerarsi una prestazione occasionale in quanto potrebbe apparire un rapporto di lavoro subordinato.
ciao
 
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