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Prestazione occasiona e P. IVA

L

lib63

Ospite
Sono regolarmente iscritto all'Albo degli Ingegneri della mia provincia e sono lavoratore dipendente. Non sono iscritto ad INARCASSA. Ho opportunità di svolgere alcuni lavori in modo occasionale e saltuario. Pertanto, cosa che faccio di norma, eseguo al cliente richiesta di compenso come lavoro occasionale, non soggetto a IVA, bensì a ritenuta d'acconto del 20%. Emettendo contestualmente ricevuta con ritenuta d’acconto. Volevo chiedere questo:
1) C'è un tetto massimo di importi totali annuali per questo tipo di prestazione (5.000 euro ? )
2) Quali sono invece le condizioni necessarie per aprire Partita IVA?
3) Se ho già svolto lavori come prestazione occasionale e decido di aprire Partita IVA posso usufruire dei vantaggi Art. 13 Legge 388 del 23/12/2000? (regime nuove attività) In tal caso come ci si comporta con INARCASSA?

[%sig%]
 
1) I 5000 euro sono riferiti ad un committente.teoricamente potresti averne diversi. Dopo i 5000 euro complessivi (ottenuti cioe'da uno o piu' committenti)dovresti iscriverti all'inps nella gestione parasubordinati, ma attenzione perche' le casse professionali, talvolta hanno comportamenti "strani", ovvero affamate come sono di quattrini, essendo tu inscritto all'albo, potrebbero anche reclamare la tua contribuzione.
2) Quando subentrano abitualita' e continuita' nelle prestazioni; non esiste un limite quantitativo, tot euro di fatturato ad esempio, ma il discorso e' unicamente di tipo qualitativo.
3) Direi di no, in quanto si tratta della continuazione di una attivita' preesistente.

Ma un dipendente si puo' iscrivere all'inarcassa?

In realta' nella tua situazione penso che il problema sia giocarsela bene tra inps e inarcassa, onde evitare pretese di contribuzione tra tutte e due. Forse ti conviene aprire p. iva e quindi aderire a inarcassa.
 
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