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prestazione di servizi

D

Dani

Ospite
Buonasera a tutti.
Io avrei questo quesito:
una societa' che svolge come attivita' principale elaborazione elettronica di dati, riceve da alcuni clienti l'ordine di stampare tot. fatture (stampa + foglio di carta= pattuito globalmente €.. )
Il dubbio è se posso considerare questo tipo di attivita' come una prestazione di servizi,(da fatturare a fine mese e non versare acconto IVA) essendo prevalente come valore la prestazione, rispetto all'esiguo valore della carta. Non esiste un vero contratto d'opera (art.2222 c.c.)ma solo una lettera-commissione con i dati principali che interessano le parti.
Io direi in linea di massima di si.

Grazie mille.
 
Il problema quindi e' pagare meno acconto?
Se si, premesso che normalmente l'iva si paga al 88% sull'anno passato (mese di dicembre o saldo annuale, a seconda del regime in cui si e'), va detto che qualora si usino gli altri 2 metodi disponibili - previsionale o operazioni effettuate entro 20.12 - cio' avviene indipendentemente dal tipo di fatturazione effettuata.
 
Le prestazioni di servizio le posso fatturare a fine mese (i clienti non hanno ancora neanche pagato) : la liquidazione la chiudo al 20/12 e non avrei il problema acconto, che sorge invece se considero l'attivita' non solo prestazione di servizio, quindi con il problema-come dice l'IVA- di considerare le operazioni effettuate anche se non ancora fatturate.
E' questo il fattore che ha fatto scatenare tutto il problema.
 
Quindi useresti il metodo della liquidazione al 20.12 sul quale dovresti pagare il 100% di iva, ma che nella realta' ti vede in credito. Successivamente al giorno 20 fattureresti le altre prestazioni, ma su queste ti eviteresti cosi' l'acconto...mah robe da pattuglia aacrobatica...eppure sembra stare in piedi. Il fatto e' che con questo sistema quasi sicuramente un avvisetto bonarietto ti arriva..
 
Veramente lo scopo non e' di barare piu'di tanto perche' se la mia attivita' e' prestazioni di servizi, sono nel giusto a fatturare a fine mese - facoltativo il momento, visto che i clienti non hanno ancora pagato-. Si cercava solo di capire dove collocare questa duplice attivita'.
P.S. per l'acconto si parla di 50.000 €
vale la pena ragionarci!
ciao.
 
Caccchio se vale la pena di ragionarci...!!!
Il punto e' che l'intento elusivo pare esserci. D'altra parte tutti quelli che hanno un credito iva, a questo punto, potrebbero fatturare dopo il 20...per non pagare acconto, potendolo fare ovviamente. Comprendo perfettamente che ti secca straordinariamente anticipare un'iva che nemmeno hai incassato.... Mi piacerebbe sentire altri pareri cmq. Personalmente ti auguro un pieno successo riguardo a questa operazione.
Ma non riesci a far figurare la fine del servizio per l'anno prossimo? Con conseguente fatturazione nel 2006?
 
Se il vendere e fatturare un bene (che poi e'il mezzo per espletare il mio servizio)globalmente alla prestazione, puo' essere considerato nel suo insieme, visto la prevalenza, una prestazione di servizi, allora direi che il problema non c'e'. La legge mi permette di fatturare come io ho scritto.
Lo scopo non e' barare sul pagare l'acconto IVA, ma se pagarlo o no, come conseguenza di come si considera la mia attivita'. Forse non riesco a far capire bene il concetto.
 
Non credo che stampare fatture per c/terzi sia inseribile nel mondo della vendita di beni, quindi è tutto ok, fatturi a fine mese e non versi l'acconto.... però toglimi una curiosità, se la differenza sono 50.000 euro di acconto, quante fatture stampi per avere un imponibile da giustificare quell'imposta, stampi fatture per tutto il mondo??? o stampi su lamine d'oro?????
Se invece stampi fatture in bianco (senza dati, ma solo con un layout e l'intestazione dell'emittente) fai l'attività delle tipografie e dunque vendi beni, quindi puoi fatturare al più tardi al momento della consegna e cade tutto il ragionamento.
 
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