In base ad un contratto stipulato con una nota casa automobilistica, una società, che svolge attività di autonoleggio, al raggiungimento di certi volumi d'acquisto matura su base annua un "premio di fedeltà" calcolato in percentuale rispetto agli acquisti effettuati.
La nota casa automobilistica ha bonificato la relativa somma al cliente, indicando in una lettera di accompagnamento che si tratta di importo escluso da IVA ex art. 2 DPR 633/72 in quanto trattasi di cessioni di denaro.
Io obietto che sicuramente, in caso di verifica, l'importo verrà considerato dall'Agenzia delle Entrate come sconto riconosciuto dalla casa automobilistica, e verrà richiesta alla società cliente la regolarizzazione dell'IVA.
Chi ha ragione, secondo voi?
La nota casa automobilistica ha bonificato la relativa somma al cliente, indicando in una lettera di accompagnamento che si tratta di importo escluso da IVA ex art. 2 DPR 633/72 in quanto trattasi di cessioni di denaro.
Io obietto che sicuramente, in caso di verifica, l'importo verrà considerato dall'Agenzia delle Entrate come sconto riconosciuto dalla casa automobilistica, e verrà richiesta alla società cliente la regolarizzazione dell'IVA.
Chi ha ragione, secondo voi?