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permanenza regime minimi

demagigi

Utente
salve a tutti,
mia figlia ha iniziato nel Marzo 2011 una attività di lavoro autonomo, nel regime dei minimi, in qualità di biologa, collaborando con una azienda alla quale mensilmente emette fattura per le proprie prestazioni.
ora, la sua commercialista le ha detto che per il 2012 non può più permanere nel suddetto regime e quindi deve passare all'ordinario per il fattto che il regime dei minimi prevede che non sia possibile la prosecuzione del rapporto di lavoro con la medesima azienda.
Io che non sono commercialista ho capito invece che la permanenza non é ammessa se dopo tre anni di collaborazione, magari in qualità di dipendente con la stessa azienda, decido di lavorare sempre per la stessa azienda come autonomo.
Ho capito male io?
Grazie x la cortese risposta
Gigi
 
ho la sensazione che lei abbia ragione. Infatti, a mio avviso, sua figlia potrà rimanere nel regime dei minimi fino al 2015 (si può rimanere nei minimi per 5 anni) o fino al compimento del 35-anno, se ha meno di 35 anni. la norma dice che la nuova attività non deve costituire mera prosecuzione di altra attività (medesimo contenuto economico, beni, clienti e organizzazione di mezzi necessari al suo svolgimento), precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo (comprese le forme di collaborazione coordinata e continuativa), a meno che non si sia trattato di un periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio dell’arte o professione. Mi sembra quindi che sua figlia, poichè ha iniziato l'attività con i minimi dopo il 2008, possa rimanere nel nuovo regime per 5 anni fino al 2015.
saluti
 
Anche a mio avviso può rimanere nel regime dei minimi fino al 2015 o fino al compimento del 35° anno di età.



Si, concordo, fino al 2015 avendo tutti i requisiti o oltre fino al compimento dei 35 anni. Ovviamente parto dal presupposto che:
- il contribuente non ha esercitato, nei 3 anni precedenti il 2011, un’attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare, quindi ha iniziato attività dal 2011. L'Agenzia afferma che rileva inizio attività e non mera aperrtura partita IVA.
- se l’attività iniziata nel 2011 costituisce il proseguimento di un’impresa esercitata da un altro soggetto i ricavi di quest'ultimo non devono essere superiori a € 30.000;
- l’attività esercitata dal 2011 non deve costituire, in nessun modo, mera prosecuzione di un’altra attività svolta negli anni precedenti sotto forma di lavoro dipendente o autonomo.
 
per essere precisi prima dell'apertura della p.i. ha svolto sempre x la stessa azienda 2 consulenze con rilascio notula, quindi x prestazioni occasionali e non mi sembra che queste possano impedire di essere annoverata tra i minimi; di parere diverso é la commercialista tant'é che le ha proposto di firmare una dichiarazione dove mia figlia si assume la responsabilità di restare nei minimi.
 
Si, concordo, fino al 2015 avendo tutti i requisiti o oltre fino al compimento dei 35 anni. Ovviamente parto dal presupposto che:
- il contribuente non ha esercitato, nei 3 anni precedenti il 2011, un’attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare, quindi ha iniziato attività dal 2011. L'Agenzia afferma che rileva inizio attività e non mera aperrtura partita IVA.
- se l’attività iniziata nel 2011 costituisce il proseguimento di un’impresa esercitata da un altro soggetto i ricavi di quest'ultimo non devono essere superiori a € 30.000;
- l’attività esercitata dal 2011 non deve costituire, in nessun modo, mera prosecuzione di un’altra attività svolta negli anni precedenti sotto forma di lavoro dipendente o autonomo.

Un chiarimento, per cortesia. Uno psicologo che e' nel regime dei minimi dal 2008 , puo' continuare a esecitare nel regime dei "nuovi minimi"?
Grazie
 
La questione dell'individuazione del concetto di mera prosecuzione di attività precedente è la più controversa sul tema del regime agevolato introdotto dalla manovra Monti in quanto richiede una valutazione che può essere molto soggettiva. Questo giustifica la cautela con cui la sua commercialista si sta muovendo.
Al recente videoforum di Italia Oggi alla presenza di funzionari dell'Agenzia delle Entrate il tema è stato trattato.
In particolare da queste risposte la posizione dell'agenzia è la seguente:
"si sarà in presenza di una mera prosecuzione di un'attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente od autonomo quando, al di là della nuova qualificazione formale, il contribuente svolta la medesima attività, usi i medesimi beni strumentali che utilizzava prima, si rivolga alla stessa clientela, eserciti negli stessi locali, ecc".

Riterrei quindi che bisogna aver riguardo alle concrete modalità di esercizio dell'attività per stabilire se vi è prosecuzione o meno, secondo le indicazioni fornite nella risposta riportata. Potrebbe quindi aver ragione la sua commercialista.

Studio Pontecorvi
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