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Passaggio attività tra parenti

A

Alberto

Ospite
<HTML>Vi devo porre un quesito, ho un cliente che vorrebbe cedere la propria attività un capannone industriale che ha fittato ad un terzo, preciso non si tratta di attività di gestione immobiliare, ma di una ditta individuale che svolgeva attività di manufatti in cemento, tenuta ancora aperta con tale codifica, che ora vorrebbe trasferire al figlio.
Io vi chiedo qualche consiglio su come poter agire secondo voi:
1) fare una srl con il figlio in cui il padre apporta la sua ditta
2) Il figlio costituisce una srl unipersonale ed il padre gli vende il capannone
3)Una donazione
Grazie</HTML>
 
<HTML>1) é possibile ma la più complessa e la più costosa (richiede la nomina di un perito per la valutazione del conferimento);
2) sconsigliabile: molto pericolosa, perché nella sostanza vi è un atto simulato che é la cessione del capannone, ma l'ufficio del registro tasserà l'atto dissimulato che una cessione d'azienda (e, avrà anche gioco facile a dare la prova: prosecuzione dell'attività, da parte del figlio, nei medesimi locali, con gli stessi dipendenti, con gli stessi clienti e gli stessi fornitori);ù
3) la più ragionevole (disciplinata dall'art. 25 del "collegato" alla finanziaria 19979: la donazione al figlio dell'azienda non da luogo a plusvalenze in capo al donante (padre): trattasi di trasferimento neutro ai fini dell'imposizione diretta, che non fa emergere componenti reddituali, in capo al padre, al di la di quelli connessi alla semplice detrminazione del reddito d'impresa per il periodo precedente la donazione.
I beni costituenti l'impresa individuale vengono assunti in carico nella contabilità del figlio ai medesimi valori fiscalmente riconosciuti nei confronti del donante, quindi con criterio di continuità.
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