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Parere sull'accesso al regime forfettario dopo dimissioni da carica sociale

Salve,
grazie in anticipo a chiunque mi fornirà una risposta.
Vorrei un parere professionale sulla mia situazione per valutare l'accesso al regime forfettario nel 2025.

Contesto:
  • Sono socio di minoranza di un S.r.l.
  • Sono stato stato membro del Consiglio di Amministrazione della S.r.l. dal 2015 fino a ottobre 2024 (mi sono dimesso volontariamente), percependo un compenso da amministratore.
  • Sto negoziando una collaborazione con la stessa srl con attività autonome e contrattualizzate come consulenza esterna.
  • La mia intenzione è aprire una Partita IVA in regime forfettario.
Domande specifiche:
  1. Il compenso da amministratore ricevuto fino a ottobre 2024 rientra tra le cause ostative per l'accesso al regime forfettario, considerando che nel 2025 potrei collaborare prevalentemente con la srl?
  2. Quali accorgimenti contrattuali e operativi dovrei adottare per evitare il rischio di contestazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate, dimostrando che il nuovo rapporto non configura una continuità economica con il precedente incarico da amministratore?
  3. In alternativa, esistono soluzioni o strategie per accedere al regime forfettario, anche nel caso in cui il mio fatturato dalla srl fosse prevalente?

Grazie per l’attenzione e l’eventuale supporto.
 
A mio avviso nel caso descritto potrebbe scattare la causa ostativa ex art. 1 c. 57 lett. d-bis) L. 190/2014, vale a dire quella relativa all'attività esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro ovvero di soggetti a questi direttamente o indirettamente riconducibili con i quali sono in corso o erano in corso rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d'imposta.
Il compenso per la carica di membro del consiglio di amministrazione, essendo reddito assimilato a quello di lavoro dipendente, è ricompreso nell'ambito applicativo della norma.
Saluti.
 
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