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Orologiaio frustrato

Buongiorno a tutti.
No, in realtà non sono un orologiaio come si potrebbe pensare leggendo il mio nickname. Ma frustrato lo sono di sicuro!
Di lavoro faccio tutt’altro ma gli orologi sono la mia strana passione.
Vorrei farvi una domanda, a voi che siete senza dubbio più esperti di me.

Per passione acquisto vecchi orologi usati vintage e li rimetto a posto. Li apro, sostituisco le parti danneggiate, li riparo, li pulisco e li riporto a nuova vita.
I miei orologi escono dalle mie mani praticamente nuovi e, soprattutto, funzionanti alla perfezione.
Da qualche anno, giusto per vedere gratificata la mia passione, ho aperto (con le mie mani e capacità) un sito internet dove pubblicizzo la mia attività e metto in vendita direttamente i miei orologi ricondizionati.
Sul sito uso il classico plugin e-commerce con la vetrina con le foto degli orologi, il prezzo, il carrello e il pagamento (uso di norma Paypal). Una cosa fatta bene e che da un'idea di giusta e doverosa professionalità.
Da tutta questa bella attività il mio “fatturato” annuale (se di fatturato vero si può parlare) va da ZERO a 1000 euro se proprio proprio mi va bene.
Ciò vuol dire, tradotto… che mi capita di non vendere nessun orologio o l’anno in cui ne vendo 4 o 5.
E mi sta anche bene così, visto che la mia è una passione e non un'esigenza primaria.
Certamente se si vede il sito internet non si evince che l’attività non è a carattere imprenditoriale e realmente continuativa, ma ovviamente lo è nella realtà in quanto lo faccio con continuità da anni.

Ora, un mio caro amico mi solleva un problema. Secondo lui devo aprire la partita IVA (quindi immagino che devo dare soldi allo Stato) e versare non so quali contributi all’INPS (quindi devo dare anche soldi a sto INPS).
Poiché non ho assolutamente la più pallida idea di cosa significhi tutto ciò, immagino che dovrò prima sentire un commercialista (quindi, dare soldi al dottor Commercialista).
Ora, con tutta sta storia, mi vien da dire che mi sono già mangiato tutto il guadagno ancora prima di mettere piede fuori casa.

Voi cosa ne pensate?
Per i volumi in gioco bisogna davvero fare partita IVA, Inps ecc… ecc… ?
Capisco dichiarare il guadagno (quando c’è) nel quadro “D” del 730… ma tutto il resto mi pare una pazzia del tutto fuori luogo, del tutto fuori dal contesto, dai propositi, dai guadagni che ho…
Robe da pazzi… se penso poi a tutti i vecchietti che aprono i loro Bed & Breakfast come nulla fosse, senza partita IVA e senza nemmeno dichiarare la maggior parte dei loro guadagni!?!?!
E io per 4 orologi messi in croce mi devo svenare così?!?

Quindi, se mi confermate che devo fare P.IVA e il resto, vengo alla seconda domanda…
In quali rischi incorro se persevero nella mia attività senza adempiere a quanto mi si prospetta?
Perché l’alternativa è smettere… ma se l’eventuale sanzione non mi taglia le gambe, vale la pena rischiare secondo voi?
Tenete sempre in considerazione il guadagno che ne ho … che va da ZERO a massimo 1000 euro all'anno.

Vi ringrazio e chiedo scusa per lo sfogo, ma mi pare così impossibile che per fare qualcosa in questo paese sia necessario spendere tutti sti soldi, tutte ste carte, tutto sto casino… Eh no! Così non può andare….

Sono così frastornato e triste. Tanto lavoro, tanta passione per niente. PER NI-E-NTE!
 
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