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Nuova partita IVA medico: contribuente minimo o no?

Devo aprire una partita IVA per medico chirurgo in modo da poter svolgere temporaneamente l'attività di guardia medica.

L'incarico è di 6 mesi per un importo lordo mensile di circa 1500 euro. Totale in sei mesi 9000 euri lordi.

Non ho figli a carico e non sono sposato. Sono io a carico ancora dei miei genitori. Sono propietario della metà di un appartamento di 100mq circa in cui comunque non ho la residenza e dove non eserciterei la professione.

Il commercialista che ho consultato mi ha detto che se opto per il regime del contribuente minimo non posso detrarre nessuna spesa dell'attività lavorativa, ma pagherei un 20% secco di aliquota. Se opto per questo regime non posso nemmeno detrarre le spese di autostrada e di affitto di una camera per alloggio?

Se invece non opto per il regime dei contribuenti minimi invece quale sarebbe la aliquota che dovrei pagare? Io penso di avere come spese soltanto quelle relative all'alloggio (circa 260 euro al mese) e di autostrada e gasolio (circa 100 euro la settimana).

Che regime devo scegliere? Premetto che sono un incompetente in materia e non ci sto capendo veramente nulla!
 
Riferimento: Nuova partita IVA medico: contribuente minimo o no?

Forse non vi siete spiegati bene: il regime dei minimi ammette la deduzione dei costi specifici per l'esercizio dell'attività.

ciao
 
Riferimento: Nuova partita IVA medico: contribuente minimo o no?

Devo aprire una partita IVA per medico chirurgo in modo da poter svolgere temporaneamente l'attività di guardia medica.

L'incarico è di 6 mesi per un importo lordo mensile di circa 1500 euro. Totale in sei mesi 9000 euri lordi.

Non ho figli a carico e non sono sposato. Sono io a carico ancora dei miei genitori. Sono propietario della metà di un appartamento di 100mq circa in cui comunque non ho la residenza e dove non eserciterei la professione.

Il commercialista che ho consultato mi ha detto che se opto per il regime del contribuente minimo non posso detrarre nessuna spesa dell'attività lavorativa, ma pagherei un 20% secco di aliquota. Se opto per questo regime non posso nemmeno detrarre le spese di autostrada e di affitto di una camera per alloggio?

Se invece non opto per il regime dei contribuenti minimi invece quale sarebbe la aliquota che dovrei pagare? Io penso di avere come spese soltanto quelle relative all'alloggio (circa 260 euro al mese) e di autostrada e gasolio (circa 100 euro la settimana).

Che regime devo scegliere? Premetto che sono un incompetente in materia e non ci sto capendo veramente nulla!

provo a risponderti:
se utilizzi il regime dei minimi il 20% corrisponde a euro 1.800,00 di imposte
e non puoi detrarre nulla come oneri deducibili.
Se invece non opti potrai solo, ai fini della tua attività dedurre le spese di autostrada e gasolio che rapportate al periodo di riferimento (100x4x9) fanno 3.600,00. Non ho considerato le spese di alloggio nel senso che esse, secondo me, non sarebbero comunque inerenti la tua attività.
Dunque 9.000,00 - 3.600,00 portano un risultato netto di euro 5.400 che ipotizzando una tassazione ad aliquota del 23% porterebbero ad una imposta lorda teorica di 1.242,00. Ho scritto lorda teorica poichè da questa imposta potresti poi detrarre eventuali oneri deducibili, e la varie detrazioni spettanti.
Ovviamente, per entrambe le posizioni, non ho preso in considerazione le ritenute d'acconto sul lordo incassato che dovrebbero ammontare a 1.800,00
ora dovresti essere in grado di valutare la convenienza.
ciao
 
Riferimento: Nuova partita IVA medico: contribuente minimo o no?

Grazie mille delle info, a questo punto sembra che sia meglio non optare. Ti pongo un'altra domanda:

ma le spese autostradali e di gasolio come posso dedurle?

Mi spiego: io ho la residenza al sud italia, il domicilio in emilia romagna e l'attività lavorativa per cui ho aperto la partita iva in veneto.

Praticamente dovrei prendere una seconda casa (o camera) in veneto, ma diverse volte dovrei fare il tragitto bologna-verona con spese autostradali e di benzina.

Sarebbero deducibili queste spese? Oppure no perchè avendo la residenza al sud, il percorso autostradale non risulterebbe inerente l'attività lavorativa? Come faccio a dimostrare che il tragitto bologna-verona è inerente l'attività lavorativa se ho la residenza in puglia?

Scusate la mia totale ignoranza sull'argomento
 
Riferimento: Nuova partita IVA medico: contribuente minimo o no?

Grazie mille delle info, a questo punto sembra che sia meglio non optare. Ti pongo un'altra domanda:

ma le spese autostradali e di gasolio come posso dedurle?

Mi spiego: io ho la residenza al sud italia, il domicilio in emilia romagna e l'attività lavorativa per cui ho aperto la partita iva in veneto.

Praticamente dovrei prendere una seconda casa (o camera) in veneto, ma diverse volte dovrei fare il tragitto bologna-verona con spese autostradali e di benzina.

Sarebbero deducibili queste spese? Oppure no perchè avendo la residenza al sud, il percorso autostradale non risulterebbe inerente l'attività lavorativa? Come faccio a dimostrare che il tragitto bologna-verona è inerente l'attività lavorativa se ho la residenza in puglia?

Scusate la mia totale ignoranza sull'argomento

hai il domicilio in emilia e quindi spese autostradali e di benzina appaiono inerenti l'attività lavorativa.
Qualche perplessità suscita l'apertura della partita iva nel veneto poichè, secondo me, la residenza fiscale è nel sud. E' vero che le persone fisiche possono presentare ad uno qualsiasi degli uffici delle Agenzie delle Entrate indipendentemente dal domicilio fiscale del contribuente, ma rimane competente l'ufficio o della residenza o del domicilio.
ciao
 
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hai il domicilio in emilia e quindi spese autostradali e di benzina appaiono inerenti l'attività lavorativa.
Qualche perplessità suscita l'apertura della partita iva nel veneto poichè, secondo me, la residenza fiscale è nel sud. E' vero che le persone fisiche possono presentare ad uno qualsiasi degli uffici delle Agenzie delle Entrate indipendentemente dal domicilio fiscale del contribuente, ma rimane competente l'ufficio o della residenza o del domicilio.
ciao

Già, ma il domicilio non è facilmente dimostrabile. A questo punto non è forse meglio aprire la partita Iva a Bologna direttamente, dove poi di fatto abito? Perchè se la apro in Puglia, come faccio a giustificare le spese inerenti al lavoro se vedono i viaggi Bologna-Verona?

Cmq sei molto chiaro nei consigli e ti ringrazio per le indicazioni che mi stai dando. Infatti credo che seguirò quello che mi hai detto...
Aspetto una tua risposta.

Di nuovo grazie
 
Riferimento: Nuova partita IVA medico: contribuente minimo o no?

Già, ma il domicilio non è facilmente dimostrabile. A questo punto non è forse meglio aprire la partita Iva a Bologna direttamente, dove poi di fatto abito? Perchè se la apro in Puglia, come faccio a giustificare le spese inerenti al lavoro se vedono i viaggi Bologna-Verona?

Cmq sei molto chiaro nei consigli e ti ringrazio per le indicazioni che mi stai dando. Infatti credo che seguirò quello che mi hai detto...
Aspetto una tua risposta.

Di nuovo grazie

da quanto tempo abiti a bologna? avresti problemi a spostare la residenza a bologna stessa? così elimineresti ogni dubbio.
ciao
 
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