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Gabriele94
Ospite
Ciao a tutti, sono un illustratore e magari qualcuno qui è in grado di aiutarmi riguardo a contratti e notule con clienti esteri, in particolare privati statunitensi. Premetto di essere un completo ignorante in materia fiscale (non ho ancora fatto la mia prima dichiarazione dei redditi - non pensate male, l'anno prossimo la dovrò fare perché finalmente guadagno un po' di più) e di non sapere dove sbattere la testa.
Non ho partita IVA e per quanto riguarda l'Italia non ho un grande giro e mi sono sempre arrangiato con ritenute d'acconto(*). Anche se dovessi sforare il tetto dei 5.000 ho di recente scoperto una bellissima cosa chiamata 'contratto di cessione del diritto d'autore'(**) che mi sistema - almeno qui.
La maggior parte del lavoro però la prendo dall'estero e in particolare dagli USA. Leggendo in giro è venuto fuori, detto stretto stretto, che mi basta inviare al mio cliente una nota come quella che ho allegato a questo post (allegato 1). Assomiglia molto alle note con ritenuta d'acconto che ho fatto finora, con la differenza che:
- il cliente USA (ovviamente) non mi pagherà la ritenuta ma solo il totale menzionato nella nota e che quindi
- in sede di dichiarazione dei redditi mi verrà conteggiato il famoso 20% dal totale menzionato nella nota
Tutto qui. Niente tetti, niente imposte aggiuntive, niente partita IVA.
Qualcuno che ne sa qualcosa potrebbe aiutarmi a capire se con l'Allegato 1 qui sotto sono in regola? Ci sono dei tetti massimi da rispettare?
O devo ricominciare tutto da capo, rompere il porcellino e andare a farmi seguire da un commercialista? Ho già iniziato a guardarmi intorno ma me la stanno facendo davvero costosa e complicata.
L'Allegato 2 è un'altro modello basato sulla notula per la cessione del diritto d'autore valida in Italia. Ma come posso farlo funzionare per gli USA? Devo fare anche qui un totale e poi pagarmi io la r.a. in sede di dichiarazione dei redditi? Ovviamente non può versarmi i contributi il cittadino statunitense.
Spero in chiarimenti!
* Trattasi di prestazione di lavoro autonomo occasionale ai sensi dell’art. 81 lett. L del TUIR 917/16 e non soggetta ad IVA ai sensi dell’art. 5 DPR 26/10/1972 n. 633 e successive modifiche ed integrazioni.
** Soggetto a ritenuta d’acconto del 20% sul 75% dell’imponibile in base all’art. 50 comma 8 del DPR 917 del 22-12-1986 e successive modificazioni od integrazioni
Non ho partita IVA e per quanto riguarda l'Italia non ho un grande giro e mi sono sempre arrangiato con ritenute d'acconto(*). Anche se dovessi sforare il tetto dei 5.000 ho di recente scoperto una bellissima cosa chiamata 'contratto di cessione del diritto d'autore'(**) che mi sistema - almeno qui.
La maggior parte del lavoro però la prendo dall'estero e in particolare dagli USA. Leggendo in giro è venuto fuori, detto stretto stretto, che mi basta inviare al mio cliente una nota come quella che ho allegato a questo post (allegato 1). Assomiglia molto alle note con ritenuta d'acconto che ho fatto finora, con la differenza che:
- il cliente USA (ovviamente) non mi pagherà la ritenuta ma solo il totale menzionato nella nota e che quindi
- in sede di dichiarazione dei redditi mi verrà conteggiato il famoso 20% dal totale menzionato nella nota
Tutto qui. Niente tetti, niente imposte aggiuntive, niente partita IVA.
Qualcuno che ne sa qualcosa potrebbe aiutarmi a capire se con l'Allegato 1 qui sotto sono in regola? Ci sono dei tetti massimi da rispettare?
O devo ricominciare tutto da capo, rompere il porcellino e andare a farmi seguire da un commercialista? Ho già iniziato a guardarmi intorno ma me la stanno facendo davvero costosa e complicata.
L'Allegato 2 è un'altro modello basato sulla notula per la cessione del diritto d'autore valida in Italia. Ma come posso farlo funzionare per gli USA? Devo fare anche qui un totale e poi pagarmi io la r.a. in sede di dichiarazione dei redditi? Ovviamente non può versarmi i contributi il cittadino statunitense.
Spero in chiarimenti!
* Trattasi di prestazione di lavoro autonomo occasionale ai sensi dell’art. 81 lett. L del TUIR 917/16 e non soggetta ad IVA ai sensi dell’art. 5 DPR 26/10/1972 n. 633 e successive modifiche ed integrazioni.
** Soggetto a ritenuta d’acconto del 20% sul 75% dell’imponibile in base all’art. 50 comma 8 del DPR 917 del 22-12-1986 e successive modificazioni od integrazioni