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NESSUN RISTORO RICEVUTO DA INIZIO PANDEMIA PER FALLE BUROCRATICHE MAI RISOLTE -- DISCRIMINATI E DIMENTICATI

Buongiorno,

siamo Alessandra e Stefano abbiamo aperto una trattoria nel centro storico di Napoli nel Dicembre 2019, 3 mesi prima del primo lockdown. Nonostante l'apertura e il primo anno successivo ad essa siano le fasi più vulnerabili della vita di una Società, tra l'altro a gestione familiare, non siamo stati ritenuti meritevoli di ALCUN RISTORO per una falla burocratica generata non sappiamo quanto volontariamente o involontariamente. Di fatti la costituzione della nostra Società (RB SAPORI) risale al Marzo 2018, ma L'INIZIO ATTIVITà è del 14/12/2019. Ciò significa che, NON POTEVAMO NE CONFRONTARE I FATTURATI 2020-2019 IN QUANTO NEL 2019 AVEVAMO SOLO IL FATTURATO DI 15 GG. DI DICEMBRE, NE POTEVAMO USUFRUIRE DELL'AIUTO RISERVATO ALLE ATTIVITà CON AVVIO DAL 1-1-2019 IN QUANTO L'AGENZIA DELLE ENTRATE NON VA A VEDERE ALLA PAG. 4 DELLA VISURA CAMERALE DOVE C'è CHIARAMENTE SCRITTO CHE L'ATTIVITA' HA INIZIO A DIC 2019, MA SI BASA SULLA DATA DI APERTURA DELLA SOCIETA', OVVERO MARZO 2018. Noi abbiamo aperto grazie ad un finanziamento europeo BANDO RESTO AL SUD, per cui siamo stati obbligati ad aprire la società per poter richiedere il finanziamento. Finanziamento che ad oggi non abbiamo ancora potuto chiudere proprio in quanto SIAMO STATI COMPLETAMENTE DIMENTICATI, siamo disperati, il locale rischia di andare in mani sbagliate e noi avremo debiti per tutta la nostra vita. Inoltre, ciò che sembra una barzelletta, ma purtroppo è triste realtà, E' CHE ANCHE GLI ULTIMI RISTORI NON CI SPETTANO PER UN MOTIVO ANCORA PIù ASSURDO. INFATTI AVENDO APERTO A FINE DICEMBRE 2019 IL FATTURATO DEL 2020 E' PIU ALTO DEL FATTURATO DEL 2019, MA E' COSA OVVIA AVENDO LAVORATO SOLO 15 GG. NEL 2019!!! Siamo una coppia ormai da 12 anni, entrambi laureati e specializzati, abbiamo incassatotanto ora non ce la facciamo più, LO SFRATTO DIVENTERà ESECUTIVO A FINE GIUGNO, abbiamo iniziato una raccolta fondi per cercare di salvare il locale e riaprire, e abbiamo quasi raggiunto l'obiettivo economico della campagna (qui il link https://buonacausa.org/cause/trattoriaceraunavolta) se volete conoscere meglio la nostra storia. Se qualcuno può darci un consiglio o aiutarci in qualsiasi modo, vi preghiamo, siamo davvero disperati, vediamo gli altri intorno a noi riaprire e noi invece fatichiamo a riavere luce e gas all'interno del locale.. Grazie di cuore, leggeremo e accetteremo ogni Vs. consiglio e incrociamo le dita per noi e per tutti, sappiamo purtroppo di non essere gli unici in questa situazione, è insostenibile.
 
Buongiorno, ti allego il seguente link:

dal quale estraggo:

Fondo perduto per attività che hanno aperto la partita IVA nel 2018
In particolare, il nuovo art. 1 – quinquies riconosce per l’anno 2021 un contributo a fondo perduto, pari a 1.000 euro, alle imprese che hanno attivato la partita Iva nell’anno 2018, ma che hanno effettivamente iniziato l’attività nel successivo anno 2019.

In tale ipotesi, il legislatore ha valorizzato la circostanza che le predette imprese, pur essendo formalmente in possesso del numero di partita Iva già dall’anno 2018, hanno iniziato l’attività successivamente.

Per tale ragione, il diritto a fruire del predetto contributo nella misura minima spetta anche nel caso in cui l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 non sia inferiore di almeno il 30 per cento rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.

Indipendentemente dalla contrazione dell’attività il contributo è riconosciuto ai soggetti titolari di reddito d’impresa che hanno attivato la partita Iva dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, e la cui attività d’impresa è iniziata nel corso del 2019 “in base alle risultanze del registro delle imprese tenuto presso la camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura”.

Il soggetto in questione, per poter beneficiare del contributo a fondo perduto, deve rispettare le altre condizioni di legge ed in primis il mancato superamento dei ricavi, relativi al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, per l’importo di 10 milioni di euro.

Tuttavia, la disposizione non sarà immediatamente operativa. Infatti, sarà necessario attendere l’approvazione di un apposito decreto ministeriale.
La novella prevede che con decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze saranno stabiliti i criteri e le modalità di attuazione di tali disposizioni, anche ai fini del rispetto del limite di spesa, fissato in misura pari a 20 milioni di euro per l’anno 2021.

La disciplina generale è stata poi ulteriormente integrata.

Buona fortuna
 
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