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Mutuo e residenza

Karl8

Utente
Ancora una volta ho bisogno di voi.
Dunque il CAF a cui mi appoggio per i 730 ha avanzato delle perplesità su una posizione che vado a spiegare.
E' stata contestata la detraibilità degli interessi su un mutuo per acquisto abitazione principale che ha tutti requisiti di forma. Il problema è la residenza del titolare... mi spiego.
Sono passati 12 mesi dall'acquisto ma la residenza anagrafica non risulta essere nell'abitazione acquistata ma ancora al vecchio indirizzo, (condizione di decadenza del beneficio).
Di fatto però la persona dimora in qualla casa e ha chiesto il cambio di residenza per tre volte, sempre negato perchè alla visita dei vigili non c'era (esce la mattina presto e rientra tardi e i week end li passa spesso fuori casa).
Al vecchio indirizzo però non ci sta affatto, per cui la dimora abituale è certamente la nuova.
Per risolvere l'empasse ho cercato di spegare che non poteva essere una colpa quella di stare in casa poco tempo e se i messi passano e non trovano nessuno, ma non ha attecchito.
Allora ho aperto l'opuscoletto dell'agenzia delle entrate che alla pagina 7 recita " La dimora abituale generalmente coincide con la residenza anagrafica, tuttavia il contribuente può attestare - mediante autocertificazione - che la sua dimora abituale è in luogo diverso da quello risultante dai registri anagrafici."
Pensavo di aver risolto presentando l'autocertificazione avallata dalle tre domande di cambio di residenza. Esito: non accettato perchè per godere dei benefici fiscali è OBBLIGATORIA la residenza.
Se così fosse l'ADE sbaglia le sue stesse giude! Forse è più probabile sbagli il CAF.
Vi chiedo, avete qualche esperienza in merito o conoscete qualche riferimento normativo da cui si evinca che basta autocertificare la dimora abituale diversa dalla residenza per cause di forza maggiore? Così lo passo al CAF miscredente.
Grazie

P.S.
Un saluto alla banda e mi scuso se ultimamente latito, ma sono un po' incartato.
 
Riferimento: Mutuo e residenza

Circolare del 20/04/2005 n. 15

Con riferimento al controllo del requisito della destinazione ad abitazione
principale entro i termini previsti dall'articolo 15, comma 1, lettera b),
del Tuir ai fini della detrazione per interessi passivi, si fa presente che
tale requisito puo' risultare dai registri anagrafici o da
autocertificazione resa ai sensi del DPR 445 del 2000. Considerato,
peraltro, che l'abitazione principale non coincide necessariamente con la
residenza anagrafica, il contribuente con la suddetta autocertificazione
puo' attestare, altresi', che dimora abitualmente in luogo diverso da quello
risultante dai registri anagrafici. Resta fermo che, per effetto
dell'articolo 41 del DPR 445 del 2000, l'amministrazione, in fase di
controllo, puo' verificare nei confronti del contribuente la veridicita' e
la autenticita' delle attestazioni prodotte. In caso di falsa dichiarazione
si applicano le disposizioni penali indicate nell'articolo 76 del medesimo
DPR.
 
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